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Tensione nella maggioranza. Cattoi e Testor: "Biancofiore e Brambilla ambasciatrici con delega all'orso". La replica: "Metodi da Far West. L'unica soluzione è 'copemoli'"

Vanessa Cattoi ed Elena Testor, rispettivamente deputata e senatrice della Lega Nord, scendono in campo a difesa del Presidente Fugatti, "accusando" le colleghe Biancofiore e Brambilla di "chiacchiere" dopo le posizioni espresse nei gioni scorsi. La replica immediata della Biancofiore: "Non deleghino ad altri, vadano loro assieme al presidente Fugatti a sparare all'orsa davanti ai cuccioli, guardandola negli occhi"

Di D.L. - 27 luglio 2024 - 16:41

TRENTO. Volano gli stracci nella maggioranza di Governo sulla questione riguardante la gestione degli orsi di Trentino, uno dei temi "caldissimi" in Provincia ormai da mesi. E, se in ambito locale la minoranza in Consiglio non dice una parola (ma non è una novità), a livello nazionale la "bagarre" si scatena all'interno della stessa coalizione.

 

Vanessa Cattoi ed Elena Testor, rispettivamente deputata e senatrice della Lega Nord, scendono in campo a difesa del Presidente Fugatti, "accusando" le colleghe Biancofiore e Brambilla di "chiacchiere" dopo le posizioni espresse nei gioni scorsi.

 

La replica della senatrice bolzanina arriva a strettissimo giro di posta con una provocazione che è, allo stesso tempo, una durissima critica ai metodi "da Far West utilizzati". E invitando le due parlamentari leghiste e il presidente ad andare in prima persona a sparare agli orsi, senza delegare ad altri.

 

"Meno male che ci sono la Biancofiore e la Brambilla che sanno come risolvere il problema del sovraffollamento di orsi in Trentino! - scrivono la deputata la senatrice della Lega Nord -. Ma perché non le abbiamo consultate prima? A quanto pare le due parlamentari hanno già la soluzione: sanno esattamente dove spostare gli oltre 100 orsi che nessuno vuole più nelle nostre valli. Nessuna regione italiana si è offerta di accoglierne neppure uno e ogni Paese europeo ha dichiarato che non ne vuole sapere niente. Secondo le tabelle Ispra, il nostro territorio potrebbe ospitare al massimo una cinquantina di orsi, mentre oggi ne ce sono circa 120".

 

"Proporremo di nominarle ambasciatrici del Trentino - proseguono nella nota congiunta - con delega allo sloggiamento degli orsi. Di sicuro troveranno una nuova casa per tutti loro, ben lontano dal Trentino, entro un anno perché, lo ricordiamo alle colleghe, poi gli orsi si riproducono e siamo punto e a capo. Il pericolo non è solo rappresentato da due o tre orsi confidenti, ma dal numero complessivo di grandi carnivori presenti in Trentino, che è il oltre il doppio rispetto alla capacità del territorio. La gente è stufa e i sindaci della Val di Sole non ne possono più delle chiacchiere perché con i cartelli e le informative non si ferma la riproduzione. Ma se pensano di poter risolvere il problema, allora avanti: nominiamo la Brambilla e la Biancofiore ambasciatrici ufficiali dello sloggiamento orsi del Trentino. Vedremo se alle chiacchiere seguiranno i fatti".

 

La risposta della senatrice Biancofiore, presidente del Gruppo Civici d'Italia - Noi Moderati - Maie, non si è fatta attendere.

 

“Dispiace che le mie colleghe e amiche parlamentari mi attacchino imbeccate da coloro che non conoscono il confronto delle idee - replica la parlamentare bolzanina -, ignorando completamente il contenuto della mia interrogazione al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Se non si limitassero a leggere i titoli dei giornali, avrebbero capito che la domanda sottoposta dalla sottoscritta chiede come mai, nonostante le comunicazioni degli esperti in tempi antecedenti alle plurime aggressioni, qualcuno tra Ispra e dirigenti della Provincia autonoma, non abbia dato seguito alle misure consigliate dai nostri veterinari esperti, veterinari trentini per intenderci, per la gestione dei plantigradi, quali appunto la sterilizzazione che eviterebbe proprio la riproduzione alla quale le colleghe fanno riferimento. Ricordo infatti che le aggressioni, sino ad oggi, sono state da parte di orse con i piccoli al seguito e se queste fossero state sterilizzate a partire dal 2021 come raccomandato dagli esperti dei plantigradi, peraltro con costi molto contenuti rispetto a quelli impiegati annualmente per la gestione di un problema che non viene risolto, Andrea potrebbe essere ancora tra noi e altri escursionisti avrebbero evitato di essere aggrediti. Che la situazione sia insostenibile per le nostre valli è proprio ciò che mi ha spinto ad interrogare il ministro competente per procedere verso soluzioni definitive che non prevedano però spargimento di sangue, se non in casi estremi".

 

Poi l'attacco, provocatorio certamente, ma durissimo nei confronti delle due colleghe ma anche verso il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

Magari qualcuno nominasse me o Michela Brambilla ambasciatrici per l’orso - conclude -, sono anni che chiedo un commissario ad hoc ed un tavolo tecnico con la Provincia, ma la riposta è sempre e solo “copemoli” tutti, come nel far west. Allora faccio anche io una proposta provocatoria: imbraccino le colleghe e Fugatti direttamente il fucile, guardando bene negli occhi le orse con i loro cuccioli al seguito mentre lo fanno, perché è troppo facile commissionare ad altri senza prendersi la responsabilità della coscienza di togliere la vita ad un essere vivente. Per fortuna mi risulta che il ministro Pichetto Fratin abbia chiesto ad Ispra un piano risolutorio che spero prenda in considerazione la verità scientifica che in altri posti come l’Abruzzo o i grandi parchi americani si sono tramutate in oro o si lascia alle associazioni di portare via gli orsi come prospettato. Se l’unica indicazione della Provincia sarà sempre e solo l’ordinanza di abbattimento, significa che l’unica cosa che interessa non è la sicurezza di cittadini, turisti, agricoltura, ma la speculazione elettorale e non può che dispiacere".

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