Stessa delibera (ALL'INTERNO) di Giunta ma Marchiori prima c'è e poi non c'è? Manica: "Modificano i documenti ufficiali, mentire è grave: il Patt in imbarazzo sulla Valdastico"
In una delibera di Giunta sulla Valdastico Marchiori è presente ma il documento viene sostituito dopo due settimane e l'assessore non c'è più. Alessio Manica (Pd): "Un documento ufficiale firmato dal presidente della Provincia che viene modificato dopo l'approvazione e la pubblicazione. E chi ci dice che non vengano poi modificati anche i contenuti?"

TRENTO. Un assessore che c'è e che poi sparisce. Un documento modificato che evidenzierebbe l'imbarazzo del Patt sulla Valdastico ma soprattutto che le delibere potrebbero subire modifiche e variazioni dopo la pubblicazione. "Mentire è la cosa più grave che un rappresentante può fare". E' duro l'affondo di Alessio Manica, consigliere provinciale del Partito Democratico, in Aula.
Il contendere è la variazione al Pup per far spazio alla connessione Corridoio Est. Il preambolo è che si attende che la concessionaria della tratta presenti un piano che la Provincia possa valutare. Una definizione vaga per riferirsi al completamento della A31, la Valdastico, con un'uscita, meglio per piazza Dante con uscita a Rovereto Sud. Già qui le perplessità delle minoranze, anche sul modus operandi.
"Si rinuncia alle prerogative dell'autonomia e si consente al concessionario di attraversare il territorio praticamente dove vuole", dice Manica. "Le posizioni delle minoranze vengono bollate come ideologiche, come la frase fatta che la strada significherebbe portare sviluppo ma non ci sono numeri e dati mentre abbiamo dettagliato in 14 ore di discussione le motivazione del perché la Valdastico non serva. Forse l'ideologia è quella del centrodestra".
Le posizioni sono nettamente contrapposte tra centrodestra e centrosinistra. Giorni di discussione e di frecciate. Negli scorsi giorni le Stelle Alpine, in particolare, sono state pungolate sulla posizione del partito in materia Valdastico. Diversi gli interventi dei consiglieri di opposizione per chiedere da quale parte stesse il Patt. E in conclusione di lavori c'è stato un botta e risposta in Aula tra Paola Demagri (Casa Autonomia) e Walter Kaswalder (Patt). Successivamente è arrivata una nota ufficiale degli autonomisti (Qui articolo).

"Per il Patt questa partita è uno psicodramma", evidenzia Manica. "C'è un'ambiguità anche in Fratelli d'Italia perché le sezioni della Vallagarina sono contrarie e il consigliere Claudio Cia ha sempre battagliato affinché ci fosse un ascolto del territorio. Ma sono le Stelle Alpine che hanno compiuto una capriola per ingoiarsi una posizione storica di contrarietà perché il potere è accattivante".

L'intervento di Kaswalder in Aula è stato giudicato "genuino e coerente" e che i tentativi della maggioranza "per spiegare che nel tempo si può cambiare idea sono stati teneri, anche se si parla di qualche mese fa e la Valdastico non è proprio un riempitivo del programma di governo". Ma a preoccupare è anche un altro aspetto.
E qui il consigliere del Partito Democratico estrae due documenti relativi alla seduta del 2 agosto con oggetto "Approvazione della variante al piano urbanistico provinciale relativa all'ambito connessione Corridoio Est": il primo pubblicato il 5 agosto e il secondo invece il 27 agosto. La delibera 1210 approvata dalla Giunta provinciale. Il contenuto non cambia e l'argomento è la Valdastico. La differenza? Da una parte l'assessore Simone Marchiori è presente alla discussione e in quello successivo invece è uscito dal vertice per poi rientrare nella deliberazione successiva.
"Questo definisce l'imbarazzo del Patt sulla Valdastico ma l'aspetto ancora più grave è che si mette in discussione l'affidabilità dell'ente pubblico, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Un documento ufficiale firmato dal presidente della Provincia che viene modificato dopo l'approvazione e la pubblicazione. E chi ci dice che non vengano poi modificati anche i contenuti? Mentire è la cosa più grave che un rappresentante può fare", conclude Manica.