"Se tutto sarà confermato sarà la pagina più buia della storia di Riva dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Felice? Non posso esserlo" Parla l'ex sindaco Adalberto Mosaner
"Sono più di sei anni di vita - racconta - centinaia e centinaia di pagine, articoli, l'aspetto economico, non secondario, della vicenda. Se ho mai avuto paura? No, paura no, timori sì. Nell'ordinanza c'è una parte che mi riguarda: aspetterò il corso delle indagini per capire se quanto ipotizzato corrisponde a verità. Altro, in questo momento, non mi sento di dire. Se mi sono chiesto chi me l'ha fatto fare? No, non mi sono posto nemmeno tale quesito: ho sempre perseguito quello che ritenevo fosse un obiettivo giusto

RIVA DEL GARDA. Nella voce dell'ex sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner c'è emozione. Almeno un po', anche se - travolto dagli eventi, subissato di telefonate e richieste d'interviste - il primo cittadino rivano dal 2010 al 2020 cerca di mantenere la tranquillità.
Emozione, per forza e non potrebbe essere altrimenti perché, da sei anni e mezzo, è impegnato in una "battaglia" legale, che lo ha visto vincere nei primi due gradi di giudizio, in attesa del pronunciamento della Cassazione.
"Sono più di sei anni di vita - racconta - centinaia e centinaia di pagine, articoli, l'aspetto economico, non secondario, della vicenda. Se ho mai avuto paura? No, paura no, timori sì. Nell'ordinanza c'è una parte che mi riguarda: aspetterò il corso delle indagini per capire se quanto ipotizzato corrisponde a verità. Altro, in questo momento, non mi sento di dire. Se mi sono chiesto chi me l'ha fatto fare? No, non mi sono posto nemmeno tale quesito: ho sempre perseguito quello che ritenevo fosse un obiettivo giusto. E l'ho fatto nel modo corretto. I primi due gradi di giudizio hanno certificato che il sottoscritto ha svolto sempre correttamente l'attività di amministratore, nell'interesse del comune di Riva del Garda".
I uno dei capi d'imputazione contestati a Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti infatti si parlerebbe infatti di minaccia consistita nel notificare al sindaco Adalberto Mosaner un atto di citazione presso il tribunale di Rovereto, contenente una richiesta di risarcimento danni di oltre 20 milioni di euro e di un successo attacco mediante una campagna di stampa, criticando la scelta della Giunta e svillendo la figura del sindaco.
Hager e Simonetti, secondo la Procura di Trento, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere il sindaco Mosaner e l'intera giunta a non approvare la suddetta variante (che avrebbe previsto per l'area ex Cattoi la destinazione a verde pubblico).
Altresì nell'ordinanza sarebbe anche ribadito come sia emersa la forza di intimidazione rappresentata - ad esempio - dal trattamento riservato al sindaco Mosaner a Riva del Garda (con la richiesta di risarcimento di 20 milioni di euro) e dall'utilizzazione spregiudicata degli strumenti mediatici.
"Non sono contento - prosegue l'ex primo cittadino rivano, sconfitto nel 2020 alle elezioni comunali dalla sindaca Santi per una manciata di voti - perché, se tutto fosse confermato, questa sarebbe certamente la pagina più buia della storia di Riva del Garda dal 1945 ad oggi. Siamo solamente all'inizio. Riguardo la mia posizione, emerge che ero un elemento "di disturbo" e l'ordinanza pone alcuni quesiti ma, ripeto, attendo l'evolversi degli eventi e poi mi esprimerò, visto che non è mia abitudine parlare a sproposito. A maggior ragione in questa circostanza, vista l'incredibile delicatezza del tema. Che qualcosa non andasse era chiaro, ma non mi aspettavo un evento giudiziario di tali dimensioni".
Capogruppo in consiglio comunale del Pd e "guida" dell'opposizione, adesso la vicenda assume inevitabilmente connotati politici. Cosa faranno Mosaner, il Pd e la minoranza? Chiederanno le dimissioni della sindaca Santi che, attraverso i propri legali Nicola Ziglio e Ilaria Torboli, ha intanto respinto ogni accusa e garantito che chiarirà ogni aspetto della vicenda (QUI ARTICOLO)?
"A brevissimo - conclude Mosaner - ci ritroveremo con gli altri componenti del gruppo consiliare e decideremo come comportarci. Cosa farò io politicamente? Non è il momento di parlarne assolutamente: se qualcuno pensa che potrò trarne dei vantaggi mi offende. Non l'ho mai fatto e mai lo farò: e chi mi conosce sa benissimo che non sono parole al vento. Ribadisco: non possiamo gioire e stasera non andrò a dormire più rilassato. Impossibile, con tutto quello che sta accadendo e potrebbe accadere".