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Riva del Garda verso le elezioni. Fratelli d'Italia da sola se Santi si ricandiderà. Zanoni è il nome "caldo" del centro sinistra, ma attenzione anche a Betta e Molinari

L'attuale sindaca, supportata dalla Lega, avrebbe però confidato a persone a lei molto vicine di non essere certa di ripresentarsi. Il centro sinistra temporeggia, ma il nome di Zanoni metterebbe d'accordo tutti. La vice sindaca Silvia Betta pronta a scendere in campo in prima persona e il Polo Civico sta "lavorando" per ripresentarsi: Maria Pia Molinari, figlia dell'ex sindaco e senatore Claudio, è pronta a guidare la coalizione

Di Daniele Loss - 18 dicembre 2024 - 12:13

RIVA DEL GARDA. A quattro mesi e mezzo dalle elezioni, gli abitanti di Riva del Garda non conoscono il nome di nemmeno un candidato sindaco. Naturale, verrebbe da dire, che - dopo quanto accaduto nelle scorse settimane - nella maggioranza di centro destra ci sia ben più di un "problemino" di ridefinizione degli equilibri, mentre il centro sinistra temporeggia.

 

E, la stessa maggioranza, è ormai "spaccata": i due consiglieri comunali eletti con Fratelli d'Italia, Silvio Salizzoni (ex assessore) e Nicola Santoni, hanno già "salutato" il centro destra e il partito di Giorgia Meloni non appoggerà in nessun caso la ricandidatura di Cristina Santi, che a sua volta avrebbe confidato a diverse persone di non essere certa di ripresentarsi per la corsa a prima cittadina, nonostante il suo partito, la Lega, sia estremamente decisa nel sostenerla.

 

Il nome alternativo? Forse quello dell'attuale vice sindaca Silvia Betta, entrata in consiglio comunale nel 2015 con il Partito Democratico e passata, nel 2018, al Patt.

 

E, tra i due o tre pretendenti, potrebbe arrivare una quarta candidata a sindaca, in rappresentanza del Polo Civico, che già nel 2020 aveva partecipato alla contesa elettorale a sostegno di Mauro Malfer, poi entrato nella Giunta Santi. Il nome che circola è quello di Maria Pia Molinari, figlia dell'ex sindaco, assessore provinciale e senatore Claudio Molinari.

 

- Il centro destra è spaccato: Fratelli d'Italia pronti a correre da soli, ma Santi si ricandiderà?.

La situazione è terribilmente complicata ma, allo stesso tempo, chiarissima. Un controsenso? No, sviscerandola approfonditamente tutto appare lineare. I rapporti tra Fratelli d'Italia e la sindaca Santi sono tesissimi ormai da anni, quasi da inizio legislatura. Ecco perché, già mesi or sono (e prima del coinvolgimento della prima cittadina nell' "Inchiesta Benko"), il presidente provinciale di Fdi Alessandro Iurlaro aveva comunicato ufficialmente che il partito non avrebbe, in nessun caso, riappoggiato l'attuale prima cittadina nel 2025.

 

La posizione non è cambiata, anzi, e a Roma hanno approvato pienamente la linea del massimo dirigente trentino, che sta lavorando da tempo per trovare un'alternativa, se la Lega decidesse di non cambiare idea e di appoggiare nuovamente Cristina Santi. Fdi sta infatti dialogando (in maniera "fitta") con le altre forze che compongono la maggioranza ma, a quelli che vengono definiti "mali estremi", è pronto a correre da solo, con un proprio candidato, come già avvenuto qualche mese fa a Rovereto. E, allora, Fratelli d'Italia potrebbe mettere sul tavolo il nome della coordinatrice del circolo rivano Elisabetta Aldrighetti.

 

Diversamente il partito di Giorgia Meloni sarebbe pronto a sedersi nuovamente attorno ad un tavolo e la maggioranza potrebbe ricompattarsi attorno ad un nome condiviso da tutte le forze di centro destra. Per ora nessuno "spoiler", ma di certo vi è che l'attuale vice sindaca Silvia Betta sarebbe pronta a scendere in campo. Potrebbe essere lei la candidata in grado di (ri)unire la maggioranza?

 

Forse sì, ma molto dipenderà da cosa deciderà di fare la sindaca Santi. La Lega, sin da subito, si è detta certa che avrebbe dimostrato la propria estraneità ai fatti contestati e continua ad appoggiarlo, ma potrebbe essere lei stessa a fare un passo indietro. E, anche in questo caso, Fdi potrebbe "sponsorizzare" la propria segretaria locale, Aldrighetti, stimata anche da altre forze della coalizione seppur priva di esperienza amministrativa.

 

- Il centro sinistra temporeggia, ma a Riva vorrebbero fare in fretta.

Il coinvolgimento nell' "inchiesta Benko" del sindaco di Arco Alessandro Betta e dell'ex assessore provinciale Luca Zeni stanno inducendo il Partito Democratico a procedere con i piedi di piombo. A Riva del Garda, però, parlano apertamente di "distinguo" (e i rapporti tra i due circoli non sono idilliaci) e sarebbero ben contenti di accelerare le operazioni. Le forze che compongono la coalizione si stanno confrontando, ma serviranno ancora alcune settimane (come minimo) prima che venga ufficializzato il nome del candidato sindaco che proverà a strappare il comune al centro destra, "corsaro" nel 2020 con il successo al fotofinish di Santi su Adalberto Mosaner, che non riuscì nell'impresa di centrare la terza elezione consecutiva.

 

Chi potrebbe schierare il centro sinistra? Il nome che circola con grande insistenza è quella del consigliere comunale Alessio Zanoni, apprezzato certamente anche da altre forze che compongono l'attuale minoranza, estremamente attivo ed elemento "storico" del Partito Democratico rivano.

 

L'eventuale candidatura di Zanoni rappresenterebbe una certezza sia per il Pd che per la coalizione, ma la sensazione è che bisogna attendere dopo le feste per avere qualche certezza in più. Da Riva scalpitano, perché è vero che partire eccessivamente "in anticipo" potrebbe essere controproducente, ma è altrettanto innegabile che alla tornata elettorale mancano solamente quattro mesi e mezzo, quasi "il minimo" per imbastire la campagna con il rischio di non avere il tempo necessario per gestire eventuali "contrattempi".

 

- Ci sarà ancora il Polo Civico?

Nel 2020 Mauro Malfer, poi schieratosi a fianco di Santi nel ballottaggio e, successivamente, incaricato come assessore, si presentò al primo turno supportato dal Patt e da ben quattro liste civiche. Claudio Molinari era stato l'ideatore del progetto ma poi, per motivi di salute, si sfilò, affidando il ruolo di candidato sindaco a Malfer. Ebbene il polo civico potrebbe ripresentarsi, questa volta senza il Partito Autonomista Trentino Tirolese (che adesso fa parte del centro destra), con alla guida Molinari. Ma non l'ex senatore, bensì la figlia Maria Pia, psicologa, vocal coach e cantante, che ha iniziato a "muoversi" in vista di una possibile candidatura.

 

Per ora si tratta solamente di una "voce", come se ne susseguono tante altre durante la campagna elettorale (e figurarsi prima dell'apertura ufficiale "delle danze"), ma se la "figlia d'arte" decidesse di scendere effettivamente in campo i candidati sindaco potrebbero essere addirittura quattro. Tanti, tantissimi e, visto quanto accaduto recentemente con l' "inchiesta Benko" che ha sconvolto la tranquillità rivana, il risultato delle elezioni appare tutt'altro che scontato.

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