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Ribaltone in Circoscrizione, il Patt impallinato da un esponente della stessa coalizione che si prende una rivincita? Le Stelle Alpine: "Un tradimento: voltagabbana"

Il centrodestra era indirizzato verso la presidenza della circoscrizione Sacco San Giorgio con il Patt ma un consigliere sembra aver preso la rivincita dopo la votazione di 4 anni fa

Di Luca Andreazza - 20 settembre 2024 - 20:40

ROVERETO. Un consigliere di centrodestra vota a sinistra, ottiene la vice presidente della Circoscrizione e si consuma così il ribaltone a Sacco San Giorgio. Ci sono voluti quattro anni ma Caputo forse si è preso una rivincita. Un risultato che porta a una dura reazione del Patt fino a quel momento vicinissimo alla presidenza: "Una brutta pagina, un tradimento elettorale e crisi di fiducia: la politica diventa opportunismo".

 

Andiamo con ordine. Il centrosinistra con Giulia Robol ha vinto le elezioni comunali ma nella Circoscrizione Sacco San Giorgio la maggioranza sarebbe stata di centrodestra. La conta dei voti avrebbe portato a un 7 a 6 con le Stelle Alpine indirizzate a prendere le redini dell'ente locale con Lucia Michelon. Ecco, però, la sorpresa.

 

Un esponente di Rovereto al centro, Giancarlo Caputo, si schiera con il centrosinistra e diventa decisivo per l'elezione di Fabrizio Corradini (Rovereto Libera) a presidente mentre il "dissidente" stesso è il vice.

 

Una situazione, ma a parti inverse, che ricalca una dinamica di 4 anni fa quando un accordo "trasversale" tra parte della maggioranza e di tutti i consiglieri di minoranza aveva portato Michelon alla presidenza proprio a scapito di Caputo, che ora forse si è tolto qualche sassolino. 

 

La sintesi è che il centrodestra perde la maggioranza e il Patt resta a bocca asciutta. Da qui l'accusa. "Illuminato o semplice opportunista? In politica, poche cose sono più deplorevoli di chi tradisce la fiducia degli elettori per sostenere l’avversario", commentano Michele Trentini e Federico Masera, rispettivamente segretario politico e presidente delle Stelle alpine di Rovereto. "Se un rappresentante eletto con il centrodestra decide di appoggiare una figura del centrosinistra o viceversa, sostenendo addirittura di essersi sempre sentito parte di quell’area politica, perché non candidarsi direttamente con la coalizione che si ritiene più affine? Così si eviterebbero fraintendimenti imbarazzanti e si rispetterebbe il mandato ricevuto. Invece, un comportamento del genere non è solo opportunismo, ma un vero e proprio tradimento morale. Un gesto che spezza il legame tra l’eletto e i cittadini, minando la fiducia nel sistema democratico e trasformando la politica in una corsa al potere fine a se stessa".

 

Certi o quasi della presidenza, l'esito della votazione ha spiazzato gli autonomisti. "Niente è più devastante della delusione che deriva da una speranza tradita e da una fiducia violata. Sentirsi ingannati da chi dovrebbe rappresentarci è un dolore che lascia segni profondi, generando un senso di umiliazione e di sconfitta immeritata", aggiungono Trentini e Masera. "Il 'voltagabbana' da parte di un esponente politico è una ferita che non solo mina la fiducia nelle istituzioni, ma alimenta la disillusione dei cittadini, sempre più distanti e sfiduciati nei confronti di una classe politica che sembra perseguire unicamente il proprio tornaconto. I cosiddetti 'signori' dalla P maiuscola (forse si intendeva 'politici' o forse 'S' maiuscola, ndr), coloro che tradiscono i propri valori e i propri elettori, non meritano né rispetto né stima. Non ottengono l’ammirazione dei nuovi 'amici', né il perdono di chi hanno abbandonato, ma destinati a cadere nel dimenticatoio, privi di ogni credibilità e dignità politica".

 

Questa vicenda "dimostra come anche in un contesto relativamente piccolo, come quello della circoscrizione di Sacco-San Giorgio, ci si presti a scorrettezze e giochi di potere solo per ottenere un po’ di visibilità, macchiando in modo indelebile chi li compie e chi li accetta. È una pagina vergognosa che lasciamo a chi ha scelto di scriverla, con il metodo e il disonore che ne conseguono. Come Partito Autonomista Trentino Tirolese ci chiediamo cosa pensi di questa situazione la lista di appartenenza e quali provvedimenti potranno essere presi contro chi ha sovvertito in modo così palese gli impegni elettorali assunti", concludono Trentini e Masera.

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