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"Quattro nomi per il candidato: possiamo vincere anche a Trento. Ianeselli? Sa imporre solamente dall'alto". Alessandro Iurlaro (Fratelli d'Italia) attacca il sindaco

"Il centro sinistra ha trasformato le elezioni in un referendum "pro" o "contro" l'attuale sindaco e, adesso, si deve assumere tutte le responsabilità del caso, ovvero fare i conti con il malcontento dichiarato da parte di tante, tantissime persone. Penso ai tre presidenti di circoscrizione che hanno preso strade diverse ma anche a chi nel 2020 aveva votato per il centro sinistra ed ora è deluso dall'amministrazione comunale. Il candidato? Io porterò quattro nomi"

Di Daniele Loss - 31 ottobre 2024 - 10:16

TRENTO. "Fratelli d'Italia si presenterà al tavolo di lavoro con quattro nomi, due appartenenti al mondo politico e due appartenenti alla società civile. Personalmente preferirei che il candidato sindaco del centro destra fosse un "civico", una persona senza "bandiere", che possa guidare e rappresentare in maniera trasversale l'intera coalizione. E vincere. Perché possiamo farcela e, ad oggi, credo che la distanza dai due schieramenti si sia ridotta notevolmente. Ianeselli? Siamo contenti che sia lui il candidato sindaco del centro sinistra e non un altro, visto ha amministrato il capoluogo per cinque anni imponendo a tutte e a tutti le proprie decisioni, non occupandosi delle vere problematiche della città: il malcontento è evidente, testimoniato e crescente. D'altronde la sua ricandidatura non è mai stata in discussione e non perché la coalizione sia forte, bensì perché lui lo ha deciso".

 

Alessandro Iurlaro, presidente di Fratelli d'Italia del Trentino, non usa mezzi termini e va all'attacco del primo cittadino trentino Franco Ianeselli. A sei mesi e poco più dalle elezioni comunali, il numero uno del partito di Giorgia Meloni in provincia di Trento ribadisce il concetto che già aveva esplicitato nelle ultime settimane: "Il centro destra può veramente vincere anche a Trento" e conquistare il capoluogo, dopo il bis centrato in Provincia con Maurizio Fugatti, trionfatore alle Provinciali sia nel 2018 che nel 2023.

 

"Il centro sinistra ha trasformato le elezioni in un referendum "pro" o "contro" l'attuale sindaco - prosegue Iurlaro - e, adesso, si deve assumere tutte le responsabilità del caso, ovvero fare i conti con il malcontento dichiarato da parte di tante, tantissime persone. Penso ai tre presidenti di circoscrizione che hanno preso strade ben diverse ma anche a chi, e vi assicuro non sono pochi, nel 2020 aveva votato per il centro sinistra ed ora è delusa o deluso dall'amministrazione comunale. Si parla tanto del centro destra che non ha ancora il candidato sindaco, ma il nostro percorso di confronto è stato serio, approfondito e continuo. Nessuno ha imposto niente a nessuno, come invece è accaduto nel centro sinistra, dove il candidato sindaco è sempre stato Ianeselli, ma non a furor di popolo, bensì perché l'ha deciso lui".

 

Parliamo di centro destra: il nome del candidato sindaco c'è o non c'è? I tempi stringono.

"Ce ne sono diversi e su quelli ci confronteremo. Tutti assieme, come fanno le vere coalizioni e troveremo la soluzione migliore per il centro destra e per la città di Trento. Abbiamo le idee chiare riguardo a quello dovrà essere il profilo del nostro candidato, per il nome bisognerà attendere ancora qualche giorno. Sulla tempistica, come ho già avuto modo di dire, non siamo assolutamente preoccupati. Non è la durata della campagna elettorale a fare la differenza, ma la proposta che si avanza. E la nostra sarà forte e competente e, soprattutto, espressione di una coalizione vera e propria".

 

Insomma, dovrete "sfidare" il sindaco uscente, che è in carica da cinque anni e ha già partecipato ad una campagna elettorale, ma la cosa non sembra preoccuparvi minimamente. Anzi, sembra quasi che siate contenti che l'avversario politico sia Ianeselli e non un altro.

"Ah, senza dubbio, perché nei confronti dell'attuale primo cittadino e dell'amministrazione c'è tanto malcontento. Non sono io a dirlo, ma lo testimoniano i fatti: vi sembra normale che tre presidenti di circoscrizione escano dalla coalizione prima della fine del mandato? Lui ha governato imponendosi, condividendo poco o nulla con i suoi stessi alleati. La sua coalizione perde i "pezzi" e chi è in disaccordo non si è "risistemato" all'interno dello stesso schieramento, ma ha fatto scelte radicali. Sarebbe certamente più complicato confrontarsi con un altro candidato. Siamo molto tranquilli e sereni e chi dice che il centro destra non abbia alcuna speranza resterà molto deluso. Le sensazioni sono ottime e le idee chiare".

 

Le idee, appunto: quali per la città?

"Beh, questo dovrete chiederlo al candidato sindaco, che stilerà il programma. Di sicuro possiamo dire che Ianeselli non ha affrontato nessuno dei temi importanti. I cittadini vogliono poter non girare ore per trovare un parcheggio, misurarsi con una città in cui la viabilità non sia un terno al lotto e poter girare liberamente per il centro cittadino senza dover evitare accuratamente alcune zone per paura di essere importunati o, ancora peggio, aggrediti. Tutte questioni che erano e sono tutt'ora irrisolte. E potremmo continuare a lungo dicendo cosa non è stato fatto".

 

Uno dei grandi temi, quando si parla di elezioni a qualsiasi livello, è quello legato all'astensione. Che, di fatto, è diventata la prima "forza politica".

"In tal senso i dati devono far riflettere. Che sia una disaffezione nei confronti della politica è certificato, così come il fatto che i cittadini hanno sempre meno voglia di recarsi alle urne. Ecco, questa è un'occasione "enorme" per cambiare: tantissime persone sono deluse dall'attuale amministrazione e, l'unico modo che hanno per esprimerlo, è quello di fare uno sforzo e andare a votare per chi vuole portare un vero cambiamento. E, soprattutto, guidare la città di Trento come merita. E, quando parlo di governare, non intendo imporre dall'alto e calare sui cittadini le decisioni anche quando queste vanno contro ogni logica o bisogno".

 

Lei parla di possibilità di vincere, ma nel 2020 la distanza tra Ianeselli e il candidato del centro destra Merler fu abissale (oltre 24 punti percentuali). Fratelli d'Italia è in ascesa, ma la Lega in città è storicamente piuttosto debole e il Patt non se la passa benissimo in generale. Insomma, facendo due conti, per raggiungere almeno il ballottaggio dovrete fare un vero e proprio exploit.

"Parlare di numeri adesso non ha senso a oltre sei mesi dalla consultazione elettorale e, aggiungo, che non si vince facendo "uno più uno più uno". Il centro destra è una coalizione ampia che proverà a convincere l'elettorato in altro modo. Noi non ragioniamo basandoci sulle cifre. Preferiamo confrontarci su programmi, idee e progetti. Se poi qualcuno è convinto di vincere a mani basse, ripeto, buon per lui. Noi siamo molto determinati, ottimisti e certi che la squadra che costruiremo sarà molto forte".

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