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E' Stefano Riccamboni il nuovo sindaco di Caldonazzo: "Il primo passo? Ritirare il ricorso sulla provincializzazione della scuola"

Il nuovo sindaco di Caldonazzo è Stefano Riccamboni, sconfitto al turno di ballottaggio Carlo Stefenelli. Il primo cittadino sul tunnel di Tenna: "Il Comune è stato escluso dagli incontri perché commissariato, adesso vogliamo sederci al tavolo e partecipare alla discussione"

Di Luca Andreazza e Daniele Loss - 24 novembre 2024 - 23:02

CALDONAZZO. E' Stefano Riccamboni il nuovo sindaco di Caldonazzo. Sconfitto al ballottaggio Carlo Stefenelli.

 

"Sono naturalmente molto contento", le parole di Riccamboni, ex direttore generale di Trentino Riscossioni. "Non ci aspettavamo il risultato del primo turno che ci ha confortato della bontà del cammino e ci ha lasciato questa speranza al ballottaggio. Una vittoria di squadra. Gli argomenti emersi in campagna elettorale hanno convinto la maggioranza della popolazione. Ora inizia il difficile ma siamo pronti perché contiamo sulle competenze dei nostri eletti". 

 

Il rappresentante della lista "Vivere Caldonazzo", che aveva chiuso davanti anche il primo turno (Qui articolo) ha ottenuto il 65,1% delle preferenze contro il 34,9% dei voti raggiunti dall'esponente alla guida delle liste "Insieme cambiamo passo" e "Caldonazzo nel cuore". Già estromesso dai giochi invece Giampaolo Antoniolli con la lista “Uniti per Caldonazzo Brenta Lochere”. L'affluenza per il turno di ballottaggio è stata del 47,1% degli aventi diritto.

 

Oltre al neo eletto primo cittadino e ai candidati sindaco, il nuovo Consiglio comunale è composto da Lucia Bobbio, Luca Cadrobbi, Valerio Campregher, Massimo Carli, Davide Curzel, Michele Curzel, Marina Eccher, Barbara Fruet, Riccardo Giacomelli, Andrea Schmidt e Stefano Volpato espressione di "Vivere Caldonazzo", poi Erica Mattè e Luca Vigolani per "Uniti per Caldonazzo Brenta Lochere), Marco Motter (Caldonazzo nel cuore) e Elisa Corni di "Insieme cambiamo passo".

 

Il primo passo è "il ritiro del ricorso sulla provincializzazione della scuola". Il tema che aveva portato l'ormai ex sindaca Elisabetta Wolf alle dimissioni. Il casus belli era stata la decisione di presentare un ricorso al Consiglio di Stato, senza la condivisione da parte dei "colleghi" di Giunta, contro la decisione della scuola dell'infanzia (votata dai genitori degli alunni) di uscire dalla Federazione provinciale delle scuole materne per passare alla gestione provinciale (Qui articolo).

 

"E' urgente lavorare sulla sicurezza: attraversamenti pedonali, marciapiedi e pavimentazioni. Ci sono poi diversi beni pubblici in stato di abbandono e da recuperare". Un'altra priorità è il tunnel di Tenna. "Il Comune è stato escluso dagli incontri perché commissariato, adesso vogliamo sederci al tavolo e partecipare alla discussione. Da capire infine le risorse e i contributi, ma mi aiuteranno le competenze professionali maturate durante la carriera", conclude Riccamboni.

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