Comunali a Trento, il centro destra converge su Mauro Giacca. Dalla Lega a Fratelli d'Italia, da Forza Italia al Patt, tutti d'accordo. Si aspetta solo il suo "sì"
Se deciderà veramente di accettare la proposta e "scendere in campo", allora troverà supporto anche da parte di chi sino ad ora non si è speso per la campagna elettorale: il Governatore Maurizio Fugatti, uno dei primi a fare il nome di Giacca, a cui è legato da una profonda amicizia e l'ex assessore, ora consigliere provinciale Mirko Bisesti. Senza dimenticare gli ottimi rapporti con la vice presidente e assessora allo sport Francesca Gerosa e l'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni

TRENTO. Capita sovente che, in politica, "uno più uno" non faccia "due". In questo caso, però, tutto torna alla perfezione e si può tranquillamente affermare che "la matematica non è un'opinione". Soprattutto se tutti sono d'accordo.
Da una parte c'è un imprenditore, assai conosciuto in tutta la città (non solamente a Trento, ma il contesto di cui si parla è questo), ambizioso, pronto a buttarsi nella "mischia" politica per la prima volta e abituato alla competizione, dall'altra una coalizione - quella di centro destra - che sta cercando il candidato sindaco da schierare alle prossime elezioni comunali, per provare a strappare Palazzo Thun a Franco Ianeselli, che parte decisamente da favorito nella contesa elettorale del prossimo 4 maggio 2025.
E poi: l'imprenditore in questione non ha e mai avuto tessere di partito e arriva dal cosiddetto "mondo civico". Sin dal primo incontro tutte (o quasi) le forze politiche che compongono l'attuale maggioranza in piazza Dante si sono trovate d'accordo sul fatto che il candidato sindaco non avrebbe dovuto appartenere ad alcuna forza politica, visto che la "partita" si giocherà soprattutto intercettando il voto dei moderati "indecisi" e, soprattutto, portando alle urne chi - ad oggi - non è intenzionato ad andare a votare.
Ecco, allora, che il nome di Mauro Giacca ha già unito il centro destra, pronto a sostenerlo compatto nella corsa alla fascia tricolore. Anzi, a dirla tutta, se l'imprenditore nel campo delle costruzioni elettriche e della carpenteria, da 10 anni al vertice del Trento Calcio, salvato dal fallimento in Promozione e portato ai vertici della serie C, deciderà veramente di accettare la proposta e "scendere in campo", allora troverà supporto anche da parte di chi sino ad ora non si è speso per la campagna elettorale cittadina.
Ovvero il Governatore Maurizio Fugatti, uno dei primi a fare il nome di Giacca, a cui è legato da una profonda amicizia e l'ex assessore, ora consigliere provinciale Mirko Bisesti. Senza dimenticare gli ottimi rapporti tra lo stesso imprenditore 53enne e la vice presidente e assessora allo sport Francesca Gerosa e l'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni.
Insomma nella partita potrebbero irrompere i "big" provinciali del centro destra, rimasti ai margini sino a questo momento anche della semplice discussione (affidata, sulla carta, solamente ai segretari politici delle varie forze), pronti a supportare Mauro Giacca in una sfida che appare comunque in salita. Visto che, è bene ricordarlo, l'attuale sindaco Franco Ianeselli nel 2020 vinse con 24 punti percentuali sullo sfidante Andrea Merler.
Le condizioni sono certamente cambiate da allora e non in meglio per il centro sinistra. Il Patt è passato con il centro destra (anche ha perso certamente parecchio appeal e oggi, in città, "rischia" di non valere più del 3 - 4%), poi ci sono le "incognite" legate alla lista (o alle liste) di Claudio Geat, che è fuoriuscito dal Pd e si presenterà autonomamente, mentre le presidentesse di alcune circoscrizioni sono passate ad Onda, che correrà con un proprio candidato sindaco e potrebbe "erodere" un po' di voti all'attuale maggioranza.
Cosa manca, dunque, per ufficializzare Mauro Giacca come candidato sindaco del centro destra? Fondamentalmente solamente il "sì" convinto dell'imprenditore trentino che, nell'intervista rilasciata nei giorni scorsi a Il Dolomiti (QUI ARTICOLO) ha dato la propria disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo, dicendosi interessato alla proposta e lusingato dal fatto si sia pensato a lui per un ruolo così importante.
I tempi stringono e, dunque, è facilmente prevedibile che, entro - al massimo - la fine di novembre, il "matrimonio" si possa fare. Le alternative? Non mancano, perché ogni forza politica ha sì un proprio "nome" (o anche due, come nel caso di Fratelli d'Italia), ma nessuno di questi ha sin qui trovato un'approvazione trasversale, indispensabile nel caso di una sfida elettorale così complicata. Basti vedere quanto accaduto a Rovereto con la divisione della coalizione: la sindaca Robol è stata sì eletta dopo il ballottaggio, ma stravincendo comunque la contesa.
Sulla candidatura di Mauro Giacca a sindaco di Trento sono invece tutti d'accordo. Le bocche restano cucitissime, qualcuno addirittura nega che l'attuale presidente del Trento Calcio (carica che potrebbe mantenere sino all'eventuale elezione) sia stato contattato per paura di "bruciarlo", ma i "rumors" raccontano di una convergenza totale del centro - destra senza "se" e senza "ma". Che, di questi tempi, visto anche quanto accaduto in Provincia in occasione della votazione della legge per regolamentare il numero dei mandati dei sindaci, è già moltissimo.
Tempo un paio di settimane e il centro destra dovrà mettere le carte sul tavolo. A meno che i lavori non siano già cominciati. E "qualcuno" racconta che le manovre sono già in atto perché il "sì" sarebbe già arrivato. "Omnia cum tempore" (ogni cosa a suo tempo) dicevano i latini. Non ce n'è molto, a dire la verità. E anche il centro sinistra attende, trepidante, di conoscere il nome dell'avversario. Che, se fosse Mauro Giacca, qualche problema lo potrebbe creare.