Caos politico a Caldonazzo che va verso il commissariamento, la lista Cambia Passo: "Grave scollamento con la volontà della popolazione. Scossa la fiducia democratica"
Nel week end la sindaca Elisabetta Wolf ha azzerato la Giunta e poi si è dimessa. Altri 12 consiglieri hanno annunciato il passo indietro. La dura lettera di Francesco Minora, eletto nel 2020 tra le fila della lista Caldonazzo Cambia Passo

CALDONAZZO. "Con profondo rammarico, annuncio la mia decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di Consigliere comunale", arriva il passo indietro di Francesco Minora, il consigliere eletto tra le fila della lista Caldonazzo Cambia Passo alle amministrative del 2020 rompe così gli indugi. E' caotica la situazione politica comunale dopo che la sindaca ha prima azzerato la Giunta e poi si è dimessa. "Questa decisione, sofferta ma necessaria, è stata presa in seguito a eventi recenti che hanno scosso la mia fiducia nei principi democratici che dovrebbero guidare l'amministrazione. La decisione è maturata prima che la sindaca si dimettesse e di comune accordo con altri 11 Consiglieri comunali".
A un anno dalle prossime elezioni per rinnovare il Consiglio comunale il quadro politico a Caldonazzo è definitivamente precipitato alla fine della settimana scorsa. Ora, con le annunciate dimissioni di larghissima parte del consiglieri, il rischio è quello del commissariamento.
Prima delle dimissioni la sindaca Elisabetta Wolf aveva completamente cambiato la composizione della Giunta con l'avvicendamento di cinque assessori. Fuori la vice sindaca Erica Mattè, il numero due è diventato Cesare Ciola, esponente di minoranza nel 2020 e candidato sindaco per la Lega (la corsa si era fermata al primo turno con il 13,15%).
Una scelta poco gradita dagli altri componenti della Giunta e così l'ormai ex prima cittadina ha estromesso dall'esecutivo anche Mirko Bortolini, Paola Scarnato, Luca Vigolani e Giampaolo Antoniolli. Poi, con una mozione di sfiducia ormai pronta da parte della stessa maggioranza, sono arrivate le dimissioni da sindaca (Qui articolo).
"La nomina del nuovo vice sindaco Ciola, avvenuta ignorando la volontà popolare espressa attraverso le urne - evidenzia Minora - rappresenta una violazione delle regole basilari della democrazia. E' inaccettabile che sia stato scelto come vice sindaco il candidato che ha ottenuto il minor numero di voti alle ultime elezioni, contraddicendo così il principio fondamentale secondo cui gli incarichi istituzionali dovrebbero riflettere la volontà dei cittadini".
Questo episodio "ha reso evidente un grave scollamento tra l'amministrazione e la cittadinanza, minando la fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni e nei loro rappresentanti. Non posso, in buona coscienza, continuare a far parte di un Consiglio comunale che non rispetta i principi democratici su cui si basa il nostro sistema di governo. L’idea che le istituzioni siano utilizzabili per interessi personali si era potuta constatare già qualche anno fa con la scelta di tutta la maggioranza di eleggere proprio Ciola come rappresentante delle minoranze in seno alla Commissione urbanistica, 'aggirando' il regolamento comunale con il voto segreto, regolamento che avrebbe portato alla nomina del sottoscritto in Commissione. A distanza di anni questa scelta sbagliata si è rivelata profetica di quello che sarebbe poi successo".
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la vicenda legata alla provincializzazione della scuola dell'infanzia ma non sono mancati i momenti di attrito, anche all'interno della maggioranza, in Consiglio comunale.
"La chiusura indecorosa di questo mandato giunge al termine di un percorso di quattro anni in cui non c’è mai stato un dialogo tra maggioranza e opposizione per la definizione di politiche adeguate di rilancio del paese: si citi per esempio la vicenda del progetto dell’ex Albergo Giardino, con un progetto rivolto a un solo e specifico target di interesse elettorale della sindaca; o ancora le numerose interrogazioni fatte dal nostro gruppo per spronare interventi urgenti sulla mobilità (sottoscritte anche da diversi cittadini), la cura del verde e del decoro urbano del nostro paese che sono state tutte respinte o liquidate; per concludere infine con la nota e penosa vicenda della Scuola per l’Infanzia, in cui la volontà di non rispondere alle esigenze della popolazione (300 cittadini che chiedono un servizio pubblico di base) ha portato solo perdite di tempo, danari pubblici e tensioni".
"Il tutto lascia supporre una scarsa considerazione dell’importanza delle Istituzioni pubbliche da parte di chi ci ha governato, piegate al volere di un solo soggetto e quindi indebolito dall’opportunismo di chi vuole occupare poltrone e incarichi di potere e prestigio in barba al parere dei cittadini. Sono convinto che la cittadinanza di Caldonazzo farà tesoro di questa vicenda alle prossime elezioni che dovrebbero svolgersi da qui a pochi mesi. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e hanno creduto in me durante il mio mandato".
Il Consigliere comunale lascia con rammarico e delusione ma pensa alle prossime elezioni con un'apertura per realizzare una proposta di programma per rilanciare l'azione politica a Caldonazzo.
"Continuerò a impegnarmi per il bene della nostra comunità, seppur in altre forme, e a vigilare affinché la democrazia, la partecipazione, la trasparenza, l’equità e l’interesse verso i temi ambientali tornino a essere i pilastri della nostra amministrazione. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento e per continuare a collaborare con chiunque condivida l'obiettivo di costruire un futuro migliore per Caldonazzo", conclude Minora.