Uccidere F36, Fugatti vuole uno ''scalpo'' prima delle elezioni? Il pessimo decreto del presidente che non si interessa nemmeno più di informare i suoi cittadini
A scoprire che l'orsa era stata radiocollarata è stato il Dolomiti e ieri sempre il nostro giornale ha dato notizia del decreto, firmato dal presidente il giorno prima, di abbattimento dell'orsa con piccolo al seguito. Se i comunicati di Fugatti e assessori a sagre, inaugurazioni ed eventi si sprecano con tanto di foto e sorrisi è scomparsa la comunicazione sui provvedimenti fondamentali per la gestione dei grandi carnivori (tema prioritario politicamente sia a livello locale che nazionale): non interessa più informare i cittadini sull'argomento evidentemente

TRENTO. E' scritto male, il decreto firmato dal presidente che dichiara l'abbattimento dell'orsa F36, e adduce motivazioni oggettivamente facili da rigettare in sede processuale (addirittura si esplicita che siccome al Casteller non c'è posto, cosa tra l'altro non vera perché una gabbia è vuota, questa è l'unica soluzione in campo: come se delle colpe della Provincia, che dovrebbe gestire il fenomeno e quindi attrezzarsi per farlo, dovessero pagarne le conseguenze gli animali). Questa volta, però, Fugatti ha un vantaggio: F36 è radiocollarata e quindi facilmente rintracciabile. Questa volta, quindi, lo ''scalpo'' da esibire prima delle elezioni, ormai alle porte, il numero uno della Provincia di Trento potrebbe ottenerlo. Perché siamo a questo, evidentemente. Una manovra politica orchestrata nel peggiore dei modi.
La trasparenza non è più di casa in Trentino specie su questo argomento che invece richiederebbe una trasparenza totale per evitare sospetti, complottismi vari, che la comunità perda fiducia ad ogni livello. Lo si ripete continuamente: informazione e formazione della popolazione sono la base per gestire il fenomeno grandi carnivori eppure ormai ogni cosa viene fatta nel silenzio generale dando adito ai peggiori pensieri. Il Dolomiti giovedì scopriva che sulla mappa dei grandi carnivori radiocollarati era apparsa proprio F36. Ma mentre dalla Provincia ogni giorno arrivano comunicati della Giunta in visita a destra e a sinistra, con assessori fotografati a stringere mani, sorridere, fare le comparse tra sagre, inaugurazioni di marciapiedi e feste varie ed eventuali su una vicenda tanto importante, che sta tenendo in scacco la politica locale da mesi con una fortissima eco nazionale e internazionale, regna il silenzio.
Nessun comunicato nonostante la procedura sia complicata, specie se si parla di un'orsa con cucciolo al seguito (a proposito come sta? come ha superato il momento della cattura della madre per il radiocollaraggio? si è allontanato? è ancora con lei?), e in più di un'occasione ci sono stati intoppi anche gravi. Il radiocollaraggio effettuato nel silenzio generale era evidentemente propedeutico al successivo decreto di abbattimento ancora una volta emesso nel silenzio generale e portato alla luce da il Dolomiti ieri pomeriggio ma firmato da Fugatti il 7 settembre. Anche in questo caso nessuna comunicazione da parte degli organi preposti (come d'altronde non v'è stata nessuna comunicazione sulla decisione di abbattere i due lupi di Malga Boldera, sui monti Lessini anche in questo caso il Dolomiti aveva scoperto il decreto). Regna il silenzio e si trattano, di fatto, in questo modo, i cittadini come poverini, sudditi di qualcuno che decide per loro. D'altronde il cittadino è tale solo se informato di quel che fa il potere e quindi, in questo modo, può giudicarlo per come si comporta o per come non si comporta.
Quanto sta accadendo è particolarmente grave perché si sta bypassando la comunità e il suo diritto a conoscere, ad avere una visione completa della vicenda. Non importa, in questo caso, come la si pensi. Che si sia pro orso o anti orso, animalisti o antianimalisti, moderati o estremisti, in un senso o nell'altro. La fregatura qui è per tutti. E d'altronde anche la tragedia avvenuta in Val di Sole questo aprile ha tra le sue cause la mancanza di trasparenza, la mancanza di comunicazione, la mancanza di informazioni alla comunità (in questo caso prima di tutto a quella locale che ha dovuto scoprire a dramma avvenuto che sul Peller gravitavano una ventina di plantigradi e tra questi anche Jj4 con cuccioli al seguito). Chi ha governato prima di Fugatti, pur negli errori commessi, ha sempre riferito ogni dettaglio. Venivano fatte conferenze stampa, si accettava il confronto, anche aspro, anche con le associazioni animaliste, ci si è aperti alle critiche e si è sempre messa la faccia su provvedimenti e decisioni.
Quest'ultimo decreto del presidente Fugatti è la cartina al tornasole di un'incapacità palese nel gestire il fenomeno. Non si comunica nemmeno più quel che si fa (o non si fa) perché a questo punto la comunità non conta più. Conta solo il presidente, il tornaconto elettorale di certe azioni, la speranza di essere rieletto. Magari grazie a uno ''scalpo'' di orso, finalmente, dopo averne promessi in poche settimane almeno 70. Questa volta c'è una mamma orsa che in 6 anni non aveva dato fastidio a nessuno e con la quale non si possono nemmeno mettere in atto le azioni di dissuasione (lo si legge nel decreto) perché non c'è niente da dissuadere, non è confidente e non è problematica. Ha però un cucciolo al seguito e un radiocollare che permetterà a chi di dovere di intercettarla in pochi giorni.