Sgarbi oltrepassa il confine della decenza civile. Cosa si aspetta a rimuoverlo dalla presidenza del Mart?


Eletto presidente della Provincia di Trento per la prima volta nel 1999 resta in carica fino al 2012 quando si dimette per entrare poi alla camera dei deputati con la lista Scelta Civica nel 2013
Ho letto l’ennesima dichiarazione dell’on. Vittorio Sgarbi sull’emergenza Coronavirus (QUI IL VIDEO). Come al solito è costellata di volgarità ma stavolta oltrepassa il confine della decenza civile. Mi chiedo, anche in base alla mia esperienza di ex Presidente della Provincia Autonoma, cosa si aspetti ancora a rimuovere questo personaggio dalle sue funzioni di Presidente del Mart.
Abbiamo proprio bisogno di averlo in quella posizione? Il nostro sistema museale e culturale, costruito in decenni di impegno sobrio e rigoroso da parte di amministratori, consulenti e operatori di grande qualità, deve proprio essere interpretato oggi da figure di questo genere? Come può essere possibile che uno degli enti culturali creati per accompagnare il Trentino sulla via del “contemporaneo” (questa era la sfida del Mart) sia guidato da chi - difronte ad una emergenza del contemporaneo come questa - si esprime alla stregua dei terrapiattisti e incita i cittadini a violare le regole disposte dalle Autorità a garanzia della salute pubblica?
Può un ente culturale della Comunità Autonoma del Trentino sopportare ancora a lungo una situazione così imbarazzante? E può la Provincia Autonoma chiedere ai trentini di essere responsabili, uniti e coraggiosi e di tenere duro in un momento così difficile, avendo il Presidente di uno dei suoi maggiori enti culturali che straparla in questo modo? Ritengo proprio di no.