Tre zampette e una brutta malattia ma con Sally la vita è cambiata: non abbandonate gli animali


Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie.
La neve cadeva leggera leggera. Le note di Stille Nacht si alzavano suadenti nell'aria. Era la vigilia di Natale. Mara, accoccolata sul divano, gironzolava pigramente in internet, curiosando su Facebook. Era stata una settimana pesante, lei lavorava a turni e per la prima volta, da tempo, era piacevolmente rilassata. Le immagini variopinte degli amici si susseguivano davanti ai suoi occhi chi era in montagna, davanti ad un caminetto acceso, chi al mare, su una spiaggia bianca davanti ad un'acqua di cristallo quando la sua attenzione fu catturata.
D'un tratto. Dalle pagine di un'inserzione la guardavano due occhi dolci e un po' tristi. Due fanali nocciola espressivi che ammaliavano. Mara adorava gli animali, soprattutto i cani, ma uno sguardo così non lo aveva mai visto. Sally, una cagnetta tripode e positiva alla Leishmaniosi (così c'era scritto sulle righe di accompagnamento della foto) cercava un padrone e guardava il mondo dalla foto, con i suoi grandi occhioni scuri, malinconica, forse ormai rassegnata ad una vita di solitudine in un canile di Como. Mara non aveva intenzione, in questo momento della sua vita, per tante ragioni oggettive, di riprendere in casa un amico a quattro zampe, dopo che le erano mancati tristemente amici ed amiche pelosi di sempre.
Che dire? Questa cosa fu più forte di lei. Più forte della sua stessa volontà. Suo malgrado si sentì telefonare per Como, prenotare in internet i biglietti, e in un battito di ciglia si ritrovò da Sally. Si fece raccontare la sua storia dolorosa .Quanto aveva sofferto quella cagnetta. A Salerno aveva perso la zampa in una lotta di cani randagi, dove una femmina di pit-bull aveva avuto la meglio, e non c'era stato nulla da fare se non amputare . E si era scoperta positiva alla Leishmaniosi. Era stata portata a Pavia e di li a Como nel canile, che a dire la verità, era carino.

Da allora, giorno dopo giorno, Sally, che si sentiva tanto sola, aveva anelato di essere portata via da quel luogo, anche se non era poi così male, ma nulla assolutamente nulla era successo. E ogni volta che arrivava qualcuno, speranzosa, andava loro incontro scodinzolando festosa, con la sua andatura claudicante. E lo fece anche con Mara. E il suo cuore, a questa vista, traboccò di dolcezza e amore verso questo essere così sfortunato, e comunque sempre pieno di allegria. In prima battuta non la portò via, ma poi si rese conto che la sua anima si era fusa con quella di Sally nel momento in cui si erano conosciute. E non poteva.
Non poteva non toglierla da quel brutto posto. E così fece. Ho conosciuto Sally e Mara l'altro giorno. E condivido. Assolutamente. Questa cagnetta è davvero una ladra di cuori. Quando si è mossa incerta sulle sue tre zampe e mi ha messo il musetto sulle gambe mangiando felice la leccornia che le ho portato, davvero mi è venuta voglia di mangiarla di baci. Era molto frastornata, ho avuto il grande onore di assistere alla sua prima visita in centro città. Mara mi ha raccontato che adora i boschi, ma la cosa più singolare è che nonostante la sua infermità, quando si sente sicura del luogo in cui è, corre felice e spensierata, a tal punto che lei stessa, talvolta, non riesce a starle dietro. Nonostante tutte le sue disgrazie, Sally, davvero , ha portato nella vita di Mara una ventata di una tale felicità e amore che ha un valore incommensurabile.
Si è abituata ben presto alla vita della famiglia, ed è come se ci sia stata da sempre. E per sempre ci starà. Partendo da questa storia, che ha tutte le connotazioni di una favola vorrei dire a chi mi legge una piccola cosa: io non sono certamente un testimonial influente, non conto davvero nulla, ma amo gli animali tantissimo. E in questi giorni spengo spesso il telegiornale, quando cominciano ad arrivare le notizie di quelli abbandonati. E sono tanti. E nelle maniere più cruente. Oltre alla solita domanda che mi faccio sempre in questi casi, ossia dove sia finita l'umanità delle persone mi sorge spontanea una sola frase: non fatelo.
Un animale ti dà il cuore e l'anima senza chiedere niente in cambio. E rende noi e la nostra vita migliore. Senza che ce ne rendiamo conto. Come la piccola Sally.