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Trento a misura di bicicletta, passa all'unanimità la mozione che promuove la cultura della mobilità sostenibile

Il testo approvato dal Consiglio comunale di Trento, proposto da Michele Brugnara, prevede molte iniziative e il raggiungimento degli obiettivi nel 2020

Pubblicato il - 25 gennaio 2017 - 15:05

TRENTO. “Ha vinto la bici!”. Scrive così sul suo profilo Facebook il consigliere comunale del Pd Michele Brugnara, nel senso che ieri è passata all'unanimità la sua mozione (è primo firmatario) che impegna il Comune a “potenziare lo sviluppo della mobilità ciclistica”.

 

Quaranta misure sia strategiche che operative, suddivise in sei ambiti di intervento, da adottare entro il 2020: Ufficio Biciclette, Biciplan, Cicloparcheggi custoditi, Campagne informative nelle scuole, Piedibus, Studio per potenziamento complessivo bici elettrica, Studio per il bike to shopping, Festa annuale delle biciclette, Nuova segnaletica colorata, Contabici, "Adotta una pista ciclabile come bene comune” e altro ancora”.

 

Promuovere la cultura della bicicletta, migliorare la qualità della vita in città e sostegno all'economia locale – spiega Brugnara – sono i tre macro-obiettivi. Un grazie non di forma ma di sostanza al Gruppo di Lavoro Trentoinbici – continua il consigliere – associazioni e cittadini impegnati con passione e competenza: quando la partecipazione si pratica per davvero e' una vera ricchezza”.

 

L'esponente del Pd, che ha firmato la mozione con altri 11 consiglieri, spiega che in questi anni ha trovato una sensibilità accresciuta sul tema della ciclomobilità anche da partiti e gruppi “che non sono mai stati attratti da queste proposte”. E questo, secondo Brugnara, è frutto di un cambiamento di cultura che deve proseguire.

 

Questa è una mozione di indirizzo, spiega, “frutto di un lavoro organico durato nove mesi, di un processo partecipativo che ha visto coinvolti consiglieri e associazioni: la Fiab, Trentino Arcobaleno, Comitato Campotrentino”.

 

Un lavoro organico da cui esce una proposta organica: “Tre i filoni su cui si basa la mozione – spiega – ovvero la cultura della bicicletta, la qualità della vita e il sostegno all'economia. E l'ultimo punto è importante – continua il consigliere – perché sono ormai molti gli studi che sottolineano che lo shopping in bici porta a maggiori consumi, promuove un utilizzo della città e degli esercizi commerciali in una logica molto diversa dal mordi-e-fuggi a cui si è ormai abituati”.

 

Ma oltre le linee generali, nella mozione ci sono anche obiettivi specifici a cui si chiede di arrivare nell'arco della legislatura: “La realizzazione dei ciclo-parcheggi ad esempio, ma anche l'istituzione di un Ufficio mobilità ciclistica, la realizzazione di una segnaletica specifica che tracci i percorsi di attraversamento della città, degli itinerari”. Ma tanto altro ancora, “dal piedibus alla giornata annuale della manutenzione, agli interventi nelle scuole per diffondere una cultura della mobilità sostenibile”.
 

Una mozione importante “perché ci avvicina alla concezione europea della mobilità, alle città grandi e piccole che ormai da anni adottano un piano specifico che riconosce e favorisce la mobilità urbana sulle due ruote”. Una mozione apprezzata anche dall'assessorato competente, “da Gilmozzi prima e da Biasiolo ora”. Una mozione che, come dicevamo, ha avuto il sostegno trasversale di tutta l'Aula, da desta a sinistra. All'unanimità.  

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