Speso il 47% dell'importo complessivo 2014-2020, oltre 13 milioni di euro per il biologico
Fra le modifiche richieste al Programma di sviluppo rurale anche l’innalzamento della percentuale di anticipo. Emessi bandi per 24 operazioni per 12.400 domande. Dallapiccola: "Richieste modifiche per un più efficiente utilizzo della spesa pubblica"

TRENTO. La Provincia traccia un primo bilancio del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, un monitoraggio costante e necessario sull'andamento delle varie Misure per valutare nuove necessità e prevedere eventuali correttivi. "Dopo il primo anno di attuazione del PSR - spiega l'assessore Michele Dallapiccola - è infatti emersa la necessità di apportare alcune modifiche all'impianto originario approvato dalla Commissione europea per consentire una più efficace attuazione del Programma, nonché un più efficiente utilizzo della spesa pubblica".
Fra le numerose proposte di modifiche si trova lo spostamento di 4.382.000 euro dall’operazione che riguarda il miglioramento della biodiversità nei prati permanenti (1.858.000 euro) e quella relativa agli aiuti all'alpeggio (2.524.000 euro) a favore dell'“Agricoltura biologica” al fine di compensare, almeno in parte, l’insufficiente dotazione di spesa pubblica inizialmente prevista e stimata in circa 9 milioni di euro. Questo aumento degli stanziamenti a favore dell'agricoltura biologica deriva dal notevole incremento delle domande presentate nel 2015.
Un'altro accorgimento apportato riguarda, per le misure a superficie, e sarà possibile erogare al beneficiario fino ad un tetto massimo dell’85% del premio rispetto all'attuale 75%. Sono stati riformulati anche i criteri di selezione per alcune operazioni al fine di garantire una migliore articolazione dei punteggi nell'ambito delle graduatorie.
Il Comitato di sorveglianza ha inoltre reso pubblica una fotografia dello stato di attuazione complessivo del PSR: dal lancio del Programma ad oggi sono stati aperti i bandi di 24 Operazioni, per una spesa pubblica complessiva messa a bando (142.163.792 euro) che rappresenta circa il 47% della spesa pubblica dell’intero settennio (301.470.451 euro), mentre complessivamente sono state presentate circa 12.400 domande di cui risultano finanziabili, con le risorse messe a bando, circa la metà.