Orsi e lupi, Legambiente e Lipu contro le paure degli allevatori: "Nessuna invasione, i danni minimi e vengono risarciti dalla Provincia"
Nel 2016 la Provincia ha liquidato 73 mila euro di danni provocati da orso bruno, per quelli del lupo sono stati erogati 34.567,93 euro. "Cifre contenute - sottolineano - rispetto a quelle per danni da altre specie selvatiche, come possono essere gli ungulati"

TRENTO. "Non c'è nessuna invasione di animali aggressivi, come orsi e lupi", questa la considerazione di Legambiente e Lipu Trento, in risposta ai timori lanciati dalla Federazione provinciale Allevatori. "Non c’è alcun motivo - aggiungono - di lanciare da parte di una categoria economica solida e socialmente rilevante come gli allevatori, allarmi che suonano anti-moderni e denotano un atteggiamento irrazionale. La situazione è sotto controllo".
Legambiente e Lipu evidenziano che il numero di lupi segnalati sul territorio trentino è circoscritto solo in alcune zone e gli esemplari si contano sulle dita di una mano: "La quantità di danni a greggi e bovino - dicono - finora causati dal lupo è assai limitata. Il numero di orsi, presenti da ormai oltre un decennio, secondo l'ultimo rapporto ufficiale della Provincia si attesa tra i 49 e i 66 esemplari, in linea con quanto previsto dal progetto scientifico alla base del Life Ursus".
Nessuna invasione quindi, situazione sotto controllo e gli esperti della Provincia che monitorano mediante metodologie moderne e adeguate il comportamento e la popolazione di queste specie.
"Orsi e lupi - aggiungono Legambiente e Lipu - non sono in ogni caso animali aggressivi, definizione eclatante e allarmistica: sono semplicemente un predatore nel caso del lupo, un occasionale predatore e onnivoro opportunista nel caso dell’orso. Gli orsi mangiano soprattutto vegetali, come noto. I lupi invece da 150 anni non aggrediscono l’uomo. Entrambe le specie sono elusive ed è raro che un umano incontri un orso o un lupo".
Il ragionamento di Legambiente e Lipu inoltre spazia anche sui danni risarciti, secondo "tabelle - spiegano - concordate dall’ente pubblico proprio insieme agli stakeholders, nel caso degli allevatori anche insieme ai loro rappresentanti provinciali. Ricordiamo che esiste il Tavolo di confronto con i rappresentanti degli allevatori, apicoltori e contadini: le categorie economiche non sono certo lasciate sole".
Nel 2016 la Provincia ha liquidato 73 mila euro di danni provocati da orso bruno, per quelli del lupo sono stati erogati 34.567,93 euro. "Cifre contenute - sottolineano - rispetto a quelle per danni da altre specie selvatiche, come possono essere gli ungulati".
Legambiente e Lipu pongono infine l'accento sull'importante e consistente campagna della Provincia, che "ha ulteriormente - aggiungono - consolidato il sostegno ai pastori, soprattutto nelle aree caratterizzate dalla maggior presenza di orsi e lupi. Nell'intero anno, tra tutti gli alpeggi seguiti sono stati accertati solo sei attacchi al bestiame protetto per una perdita accertata pari allo 0,14% dei capi monticati: un'incidenza contenuta e proprio nelle aree più frequentate dall'orso".
Per quanto riguarda il capitolo sul lupo, i dati sarebbero ancora più confortanti: "Prendendo in esame - concludono Legambiente e Lipu - gli alpeggi seguiti e messi in sicurezza nel 2016, sono stati accertati quattro attacchi da lupo a carico del bestiame protetto (circa 630 capi), che hanno provocato la perdita complessiva di cinque capi ovini, vale a dire lo 0,8% dei capi monticati. Il ritorno di lupi e orsi significano un ecosistema alpino più ricco e equilibrato, capace di rispondere meglio ai cambiamenti globali, un ambiente ricco di specie autoctone, con le quali conviviamo da migliaia di anni. Siamo sicuri che gli allevatori trentini supereranno la fase iniziale di adattamento e dimostreranno di essere una categoria economica moderna e flessibile. Se gli allevatori attuano le misure di prevenzione, la convivenza con lupi e orsi sarà possibile".