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Lizzana, in funzione il nuovo impianto della Sandoz, puzza con le ore contate?

L'azienda ha investito circa 1,5 milioni di euro in cinque mesi per trovare una soluzione agli odori emessi. Il nuovo impianto dovrebbe risolvere il problema della puzza nell'abitato. L'assessore Mauro Gilmozzi: "E' unanime convinzione di tutti i soggetti interessati che il nuovo impianto possa rappresentare una sostanziale e definitiva soluzione del problema"

Pubblicato il - 31 marzo 2017 - 13:22

LIZZANA. La puzza a Lizzana dovrebbe avere le ore contate. Venerdì 31 allo stabilimento di Corso Verona a Rovereto è stato spiegato quanto fatto per liberare la frazione e i suoi abitanti dagli odori molesti, cominciando dall'entrata in funzione del nuovo impianto di abbattimento realizzato da Sandoz per un investimento di oltre un milione di euro.


Il nuovo impianto di abbattimento odori, che entra in funzione oggi, convoglia tutte le potenziali fonti odorigene dell'area di depurazione di Sandoz all'interno della struttura nella quale le sostanze in questione vengono sottoposte a un trattamento con acqua contenente soda e ipoclorito. La capacità di trattamento è di circa 50.000 metri cubi/ora, con un'efficacia, verificata attraverso le prove pilota, oltre il 99%. L'aria così purificata viene immessa in atmosfera tramite un camino alto 30 metri.

 

"Provincia, impresa, Agenzia per l'ambiente e Comune di Rovereto hanno condiviso un metodo - afferma l'assessore provinciale all'ambiente Mauro Gilmozzi - che ha consentito di operare congiuntamente per individuare prima le fonti dei cattivi odori, tra le quali non c'è solo la Sandoz, e poi per trovare i percorsi per trovare una soluzione. La realizzazione dell’impianto ha scontato una prima fase 'pilota' volta a definire la migliore soluzione possibile derivante dalla complessità intrinseca nel gestire e risolvere questo tipo di emissioni. E' unanime convinzione di tutti i soggetti interessati che il nuovo impianto possa rappresentare una sostanziale e definitiva soluzione del problema".

 

Alla presentazione sono intervenuti Gian Nicola Berti (amministratore delegato di Sandoz Industrial Products), Agostino Peroni (responsabile ingegneria dell'azienda), Franco Valduga (sindaco di Rovereto), Carlo Plotegher (assessore comunale all'ambiente) e la dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente Laura Boschini e questo incontro dovrebbe chiudere il cerchio del percorso che ha visto la Provincia impegnata nella definizione delle Linee Guida sugli odori.

 

In questa partita Rovereto rappresenta il primo banco di prova, iniziato quando l’Appa ha effettuato il monitoraggio che, tramite un innovativo 'nasometro' ha permesso prima di individuare le fonti del problema e quindi analizzare le proposte presentate da Sandoz per eliminare le emissioni moleste e concordare le azioni concrete da mettere in atto nel breve e medio periodo.

 

"Oltre al monitoraggio 'spontaneo' e sicuramente attento da parte della popolazione - spiega la dirigente di Appa, Laura Boschini - la certificazione dei risultati ottenuti, che si confida possano essere molto positivi, verrà ancora assicurata dal 'nasometro' che Appa manterrà in attività nei pressi del campo sportivo di Lizzana: questi dati saranno prontamente messi a disposizione e resi pubblici".

 

I primi concreti interventi sono stati realizzati da parte della Sandoz già durante i mesi di ottobre e novembre, come la riduzione della temperatura interna di alcune parti del processo produttivo, la messa in funzione di un nuovo e più performante sistema di aspirazione e la totale copertura di alcune vasche di trattamento dei reflui liquidi che il sistema elettronico di riconoscimento degli odori, più comunemente definito come 'naso elettronico', aveva individuato essere componente significativa dell’odore.

 

"L’intervento però più sostanziale - spiega Gilmozzi - come la realizzazione di un nuovo impianto di abbattimento degli odori riconosciuti come i più significativi e all’origine delle maggiori lamentele da parte della popolazione, è stato concordato per essere realizzato entro il 31 marzo 2017. Questo incontro sancisce dunque il pieno rispetto degli impegni presi dalla ditta Sandoz per porre sostanziale rimedio a questo problema che da tempo caratterizza Lizzana".

 

Il monitoraggio aveva evidenziato che tra le diverse fonti del disturbo olfattivo per la popolazione era compresa anche la Sandoz, in particolare la sua vasca di equalizzatore e i processi di estrazione dei fanghi. Già a fine ottobre 2016 l'azienda aveva provveduto a effettuare interventi urgenti in grado di ridurre l'intensità delle emissioni e avviare, contestualmente, le prove necessarie per individuare un'efficace e definitiva soluzione al problema attraverso la copertura di circa 800 metri quadrati di tutte le vasche contenenti le acque reflue e la costruzione di un impianto di abbattimento odori.

 

Queste operazioni sono state completate in cinque mesi, nei quali Sandoz ha investito circa 1,5 milioni di euro. "Abbiamo agito con la massima tempestività - afferma Gian Nicola Berti - per offrire una risposta efficace a un'esigenza reale della popolazione che vive vicino al nostro stabilimento. Noi siamo fermamente convinti che le nostre attività, finalizzate alla salute e al benessere delle persone, debbano avvenire in un contesto che non comprometta la qualità della vita della comunità che ci ospita. E ci impegniamo in questo senso, come in altre circostanze in passato, e confidiamo che gli interventi realizzati rappresentino una soluzione ottimale al problema rilevato dai nostri concittadini".


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