L'insetticida che uccide le api 'salvato' dalla Provincia. "Ce lo impone l'Europa". Non passa la mozione di Degasperi
Il prodotto ha effetti nocivi anche sulle api, "ma non ci sono alternative" secondo l'assessore Dallapiccola. Degasperi: "In Francia il divieto è già in vigore". Anche Borgonovo critica la Giunta: "Più coraggio"

TRENTO. "Non si può, l'Europa non lo permette". Questa è stata la risposta dell'assessore Michele Dallapiccola al consigliere Degasperi che chiedeva, con una mozione, di bandire dal nostro territorio un insetticida che ammazza anche le api.
La mozione 263 proposta dall'esponente dei 5 Stelle è stata quindi respinta con 7 voti a favore (tra cui anche Borgonovo Re e Plotegher del Pd), 14 contrari e 8 astenuti. Prevedeva di impegnare l’esecutivo a vietare, a tutela della salute dei consumatori e di un'agricoltura sostenibile, l’utilizzo di prodotti neonicotinoidi o loro derivati in ogni forma commerciale, a tutte le strutture della Provincia, compresi enti, fondazioni, o società partecipate.
Prevedeva anche che le strutture sanitarie e di ricerca provinciali si attivassero per verificare l’eventuale presenza nell’ambiente di questo prodotto, con particolare riferimento agli insetti, come le api, utili all'agricoltura. Perché si sa, se muoiono le api muore il mondo.
Ma come dicevamo, l'assessore Dallapiccola, pur condividendo le preoccupazioni di Degasperi nei confronti di questo farmaco, che ha un effetto nocivo sulle api e il cui utilizzo è consentito in modo molto limitato, ha spiegato che però “ad oggi non vi sono alternative, previsto sia pur in quantità limitata, dai disciplinari per l'agricoltura nel panorama nazionale e internazionale. Per questo “purtroppo – ha concluso l'assessore – siamo costretti a considerare inammissibile questa mozione”.
Nella sua replica Degasperi, contestando la chiusura della Giunta, ha suggerito alla Provincia di smettere di sostenere che il Trentino è all'avanguardia, perché ad esempio in Francia il divieto chiesto dalla mozione è già in vigore. Anche le ricerche della Fondazione Mach e dell'università di Trento, finanziate dalla Provincia e la stessa Unione europea, dimostrano che questo prodotto non solo è dannoso, ma più che pericoloso. In ogni caso, ha concluso Degasperi, la mozione non parla di agricoltura ma di Provincia.
Borgonovo Re (Pd), anche a nome della collega Plotegher, ha motivato il voto favorevole alla mozione perché “la nostra Giunta provinciale debba essere un po' più coraggiosa nell'indicare vie e nell'assumere comportamenti adeguati. Da mesi ci si sta muovendo con disposizioni temporanee in attesa della valutazione di questo prodotto la cui rischiosità è nota. La Provincia dovrebbe quindi indicare per primo la strada verso un Trentino sempre più virtuoso”.