Lago d'Idro: via libera a 24 chilometri di percorso ciclopedonale, alla galleria con Valvestino e alle nuove regole di utilizzo dell'acqua
Siglato a Tione l'accordo tra Lombardia e Trentino per la gestione e lo sviluppo comune dell'area del lago a metà tra le due regioni

TIONE. Nuove regole per l'utilizzo dell'acqua, nuove costruzioni idrauliche, un percorso ciclopedonale e la galleria per Valvestino. C'è anche questo nell'accordo siglato questa mattina a Tione tra Lombardia e Trentino per la gestione e lo sviluppo comune del Lago d'Idro. A sottoscrive il l'intesa Mauro Gilmozzi per la Provincia di Trento e Ugo Parolo per la Regione Lombardia.
"L'intesa - commenta l'assessore all'ambiente trentino - fissa le nuove regole per l'utilizzo dell'acqua del lago di Idro, la costruzione di opere idrauliche, un percorso ciclopedonale e il collegamento in galleria con Valvestino. Trentino e Lombardia hanno lavorato insieme per risolvere nel suo complesso questioni che riguardavano in prima istanza la qualità della vita della popolazione locale, legate essenzialmente al lago e alla viabilità, ma anche a monte con la produzione dell'energia elettrica e a valle con l'utilizzo delle stesse acque per l'irrigazione delle aree agricole".
I due territori, quello al di qua e al di là del confine, sono da sempre strettamente legati l'uno all'altro. Le acque del fiume Chiese, infatti, che confluisce nel Lago d'Idro, alimentano le centrali idroelettriche trentine, garantiscono la vita della popolazione locale e l'agricoltura lombarda. L'accordo, in primis, ha previsto che i due territori si avvarranno di un Regolatore idraulico (nominato dalla Lombardia in accordo con Trento) e che il livello massimo di escursione del lago sarà di 1,3 metri. Nel periodo intercorrente dall'avvio dei lavori delle nuove opere di regolazione per le parti direttamente interferenti con i livelli idrici lacustri e la loro conclusione, il coordinamento tra l'utilizzazione idroelettrica del concessionario Alto Chiese e il Commissario Regolatore per il lago d'Idro e il bacino del fiume Chiese, avverrà, nel periodo primavera-estate, sulla base di un protocollo operativo temporaneo. L'accordo prevede l'impegno da parte della Regione Lombardia ad ultimare le opere entro la fine del 2020.
E poi ci sono gli aspetti turistici e di vivibilità dell'area. Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Provincia autonoma di Trento si sono impegnate a promuovere il percorso ciclopedonale ad anello, lungo poco meno di 24 chilometri, sul periplo del lago d'Idro. La nuova ciclopedonale andrà ad integrarsi con la rete trentina realizzata dalla Comunità delle Giudicarie e consentirà di incrementare la fruibilità del lago e delle sue rive potenziandone l'attrattività turistica. Costo di progetto 10 milioni di euro coperti dal Fondo Comuni di Confine. Si prevede che l'opera sarà ultimata entro il 2023.
Sul piano infrastrutturale sarà realizzato il collegamento in galleria Trentino-Valvestino. Il progetto prevede la costruzione di una galleria stradale a senso unico alternato che collega il territorio di Valvestino e Magasa con le Valli Giudicarie. Costo dell'opera 32 milioni di euro così coperti: 18 milioni e 792 mila euro dal Fondo ex Odi (Comuni confinanti), 6 milioni dalla Provincia di Trento, 4 milioni Regione Lombardia, 1,5 milioni a testa per i Comuni di Magasa e Valvestino, 608.000 euro Fondo Comuni di Confine. Il collegamento sarà progettato e realizzato dalla Provincia autonoma di Trento. Si procederà, quindi, alla sistemazione della strada comunale Bagolino-passo Maniva, di importanza turistica, con interventi di allargamento e realizzazione di piazzole di scambio, installazione di barriere di protezione nei tratti più esposti, rifacimento della pavimentazione, realizzazione di una rotatoria. Costo di progetto 3 milioni e 800 mila euro coperti per 3 milioni dal Fondo Comuni di Confine e il rimanente da economie complessive.
Revisione della viabilità principale lungo la bretella tangenziale di variante alla Ss 669 realizzata a sud di Bagolino con rifacimento di due rotatorie e rettifiche di alcuni tratti in strettoia. Costo delle opere previste 1 milione e 600 mila euro a carico del Fondo Comuni di Confine (600 mila euro) e della Provincia di Brescia (1 milione). Sistemazione e messa in sicurezza del collegamento pedonale lungolago tra il paese di Anfo e la Rocca. Si prevede la costruzione di un ponte pedonale a superamento della strada provinciale del Caffaro per collegare la zona lungolago, il percorso pedonale e i parcheggi esistenti con il compendio della Rocca, la messa in sicurezza della Batteria Statuto oggi ridotta ad un rudere, il consolidamento e la valorizzazione delle mura difensive sul lungolago, dei percorsi, zone a prato con realizzazione anche di alcune aree pic-nic. Costo dei lavori 1 milione e 495 mila euro coperti da Fondo Comuni di Confine.
Infine sarà realizzato un nuovo ingresso viario nel paese di Idro, intervento rientrante nella riqualificazione dell'intera area a vocazione turistica del lago d'Idro permettendo la soluzione al problema di viabilità provinciale della SP 237 del Caffaro.
L'esecuzione del percorso ciclopedonale e la corresponsione degli oneri per la galleria stradale Trentino-Valvestino liberano la Regione Lombardia dall'eventuale corresponsione dell'indennizzo collegato alla gestione straordinaria degli invasi Alto Chiese atta a sopperire al mancato volume invasabile nel lago d'Idro.
Polemico il Movimento 5 Stelle che dopo aver presentato tre interrogazioni a riguardo non si sente ancora soddisfatto dalle risposte avute dalla Provincia. "La Pat non ha mai relazionato in merito all'attività del comitato di coordinamento lago d'Idro, a specifica richiesta anzi risponde di presentare una richiesta di acceso agli atti piuttosto di fornire direttamente le informazioni richieste. A nostro avviso - comunica il consigliere 5 Stelle Degasperi - questo dimostra una pervicace volontà di non coinvolgere le comunità che vivono attorno al lago nella sua gestione, rendendo quanto più difficile possibile l'accesso alle informazioni. Regione Lombardia ha in effetto realizzato uno studio dal titolo 'indagini ecologiche sul lago d'Idro' di seguito al quale nessuno si è premurato di fare alcunché per migliorare la qualità delle acque, che anzi risulterebbe in rapido declino. Quanto alla promozione turistica, la Pat, bontà sua, ci fa sapere che se ne è occupato il locale consorzio turistico, senza però entrare nei dettagli. Anche se c'erano precisi impegni di promozione del lago come entità unica, sembra che la PAT non veda questo specchio d'acqua come un'entità da tutelare e promuovere nella sua interezza, che fra l'altro sarebbe l'unica ipotesi sensata, ma che lo veda piuttosto come un'appendice di periferia che se potesse affiderebbe in toto al potente vicino. L'impressione evocata al punto precedente pone seri interrogativi rispetto al nuovo accordo con la Lombardia dove si mette nero su bianco che anche in futuro la gestione delle acque del lago sarà affidata ad un regolatore scelto di comune accordo fra Lombardia e Trentino. Che però pare molto più interessato a ridurre il Dmv alle centrali di Hydro Dolomiti Energia che ad occuparsi del lago e che ha ben pensato di non coinvolgere in alcun modo le comunità che su di esso ci vivono".