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I Quad sgasano tra Falcade e Moena ma la protesta degli ambientalisti riesce a fargli modificare il percorso

Alle 10.30 i veicoli sono saliti direttamente a Col Margherita, lungo il versante trentino, invadendo le arene di canto del gallo forcello e della pernice bianca. "Ma la modifica del percorso ha permesso di salvare da notevole degradazione dell'ambiente naturale l'intero fragile versante della Val Fredda"

Pubblicato il - 10 giugno 2017 - 20:01

VAL FREDDA. Alla fine il raduno della discordia s'è fatto. I Quad hanno invaso sentieri e paesaggi dolomitici sul confine tra il Veneto e il Trentino in val Fredda ma hanno dovuto fare i conti con la protesta di un gruppo di ambientalisti e alpinisti. Il raduno, arrivato alla seconda edizione, ha visto al via 50 partecipanti e 5 guide. 98 chilometri dei quali 72 sono sterrati, attraversando boschi, pascoli, terreni impervi di alta quota.

 


 

In quota, comunque , si sono fatti sentire (oltre ai rombanti motori dei quattro ruote) un qualificato gruppo di ambientalisti e alpinisti. Erano rappresentate le associazioni Mountain Wilderness, Sat centrale, Sat di Moena, Sat Rovereto, la Lia da Mont e la Lia Natura Y Usansez, il presidente di Mountain Wilderness Carlo Alberto Pinelli, i consiglieri nazionali tra cui Franco Tessadri e il vicepresidente Giancarlo Gazzola.

 

All'inizio della val Fredda, circondati da un cospicuo nucleo di forze dell'ordine, gli ambientalisti hanno ribadito le motivazioni culturali e etiche che reggono l'iniziativa, "la necessità - spiegano - di non lasciare passare un precedente tanto grave. Il percorso di piena trasparenza, durato diversi mesi nel tentativo di convincere le Pubbliche Amministrazioni a ritirare le autorizzazioni, viste le evidenti violazioni di leggi nazionali ed europee, non ha portato esito positivo. Pertanto - proseguono - le associazioni ambientaliste e alpinistiche hanno deciso di lanciare un segnale pacifico ma inequivocabile per sottolineare il significato vero del rapporto tra l'essere umano e la montagna".

 


 

Gli organizzatori del raduno di Quad hanno modificato il percorso per evitare l'incontro con gli ambientalisti. Alle 10.30 infatti sono saliti direttamente a Col Margherita, lungo il versante trentino, invadendo le arene di canto del gallo forcello e della pernice bianca. "La modifica del percorso - concludono i manifestanti - ha permesso di salvare da notevole degradazione dell'ambiente naturale l'intero fragile versante della Val Fredda. Un successo che dimostra da un lato l'inadeguatezza delle Amministrazioni locali, e dall'altro, la serietà e l'energia dei rappresentati della società civile". 

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