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Gli autobus saranno alimentati grazie al rifiuto umido. Aumentano i mezzi di Trentino Trasporti a biometano

E' il primo progetto di questo genere a livello nazionale. Avviato anche grazie allo sviluppo della filiera della raccolta differenziata che in Trentino veleggia oltre l'80%.

Pubblicato il - 08 maggio 2017 - 13:27

TRENTO. Dal rifiuto umido alla produzione di energia rinnovabile, non fossile, biometano, per l'alimentazione degli autobus cittadini, con enorme risparmio economico e in termini di emissioni nocive per l'ambiente.

E' Trentino il primo progetto in Italia che anticipa e valorizza le normative europee sull'utilizzo delle fonti rinnovabili per i trasporti, attivando un sistema di economica circolare a tutto vantaggio dell'ambiente e del territorio.

 

A presentarlo è stato l'assessore Mauro Gilmozzi. Provincia autonoma, BioEnergia Trentino, Trentino Trasporti, Fondazione Mach e Comune di Faedo portano a compimento un sistema che permetterà di cedere il biometano al trasporto pubblico trentino, attraverso la rete nazionale gas della SNAM. Si è potuto a dare il via a questa nuova esperienza  grazie allo sviluppo della filiera della raccolta differenziata che in Trentino veleggia oltre l'80%.

Attraverso la lavorazione del rifiuto umido BioEnergia Trentino produce un correttore di qualità che viene utilizzato nell'intera Valle dell'Adige per la concimazione dei vigneti e dei meleti sostituendo i concimi chimici con un prodotto biologico. Ma l'attività va oltre: con la fermentazione del rifiuto umido si produce il biogas, che altro non è che una miscela di metano e altri gas, che consente di produrre energia elettrica rinnovabile e calore.


Ad oggi BioEnergia tratta i 2/3 del rifiuto trentino, quasi 34 mila tonnellate all'anno e produce circa 8 milioni e mezzo di kwh elettrici. L'obiettivo è quello di poter trattare il 100% del rifiuto umido trentino accogliendo anche una parte dell'umido di Bolzano a fronte del conferimento di una parte di rifiuto secco trentino all'inceneritore bolzanino.

 

Tutto questo permetterà, entro il 2018, di completare una nuova e innovativa filiera industriale: la produzione del biometano per autotrazione in favore della flotta degli autobus cittadini che, a progetto ultimato, passeranno da 42 (già alimentati a metano) a 64 (alimentati a biometano). Il biogas fermentato sarà infatti purificato e, in accordo con la SNAM, inserito nella rete di trasporto del metano che passa a 100 metri dall'impianto di Cadino in direzione nord. Il metanodotto SNAM con pressione a 70 bar consentirà di gestire tutta la produzione attuale e futura portando il metano biologico fino all'autorimessa di Trentino Trasporti di Gardolo a solo 10 km dall'impianto di produzione.

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