Come si preserva la biodiversità in Trentino: al via un ciclo di incontri con La Rete di Riserve dell'Alta Val di Cembra-Avisio
Le associazioni “Biodiversità rurale di Capriana”, “Valbiocembra” e “Terre Erte” promuovono gli eventi. Si comincia il 2 febbraio alle Piscine di Sover con la serata “Una comunità didattica per la biodiversità”. Marco Vettori: "Saranno ben 20 gli eventi sul territorio con l’obiettivo di coinvolgere le piccole attività agricole e artigiane"

VALLE DI CEMBRA. Diversità biologica o biodiversità significa varietà degli organismi viventi, nelle loro diverse forme, e quindi degli ecosistemi dove questi vivono. Comprende l'intera variabilità biologica di geni, di specie ed ecosistemi ed oggi è messa a rischio da monoculture e specializzazioni dei territori.
La Rete di Riserve dell'Alta Val di Cembra-Avisio è un'area protetta, nata nel 2011 dall'accordo tra 5 Comuni (Faver, Valda, Grumes, Grauno e Capriana), la Comunità della Valle di Cembra, la Magnifica Comunità di Fiemme, l'ASUC di Rover - Carbonare e la Provincia Autonoma di Trento. Il suo obiettivo è di proteggere e valorizzare il proprio territorio sviluppando attività economiche sostenibili per le comunità locali e i settori di maggior valore naturalistico. Questo perché, è ormai risaputo, mantenere la biodiversità di un territorio è molto importante. A tale scopo la Rete si è dotata di uno specifico "Piano di Gestione". E in cinque anni l'associazione ha già realizzato una cartografia di dettaglio degli habitat, ha monitorato le popolazioni di uccelli di interesse comunitario (per realizzare un piano di protezione) e cercato specie animali a rischio estinzione da proteggere secondo i piani europei. E ancora ha concluso un progetto di ricerca sull'applicazione di sistemi di fitodepurazione di nuova concezione all'interno dei Comuni della Rete delle Riserve Alta Val di Cembra-Avisio.
Le associazioni “Biodiversità rurale di Capriana”, “Valbiocembra” e “Terre Erte” in collaborazione con la Rete Riserve organizzano giovedì 2 febbraio 2017 alle 20.30 una serata dal titolo: "La tutela e la valorizzazione dei diversi ambienti naturali e coltivati può essere un'opportunità per favorire il benessere di una comunità?".
Diversi saranno gli ospiti presenti alla serata. Special guest sarà il dott. Federico Bigaran, responsabile Ufficio provinciale per le Produzioni Biologiche, che illustrerà le "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare". E si parlerà di promozione delle comunità del cibo e della biodiversità, delle attività per il recupero e la conservazione delle risorse genetiche da parte di agricoltori e allevatori custodi, della promozione di itinerari della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, riportando anche esperienze ed iniziative che si stanno sviluppando in Trentino.
L'incontro è il primo appuntamento del progetto "Una comunità didattica per la biodiversità": un lavoro collettivo dove idee, conoscenze, saperi e passioni interagiscono e si integrano dando vita ad una “comunità” fatta di singole persone, aziende agricole e Associazioni del territorio.
Uno dei responsabili, Marco Vettori ci spiega come è nata la Rete di Riserve: "E' uno strumento di gestione di aree protette nato su iniziativa di alcuni Comuni e della Provincia Autonoma di Trento. Il progetto ha vinto il bando e ha ricevuto il pieno appoggio della provincia, e saranno ben 20 gli eventi che si terranno tutti nell’anno solare 2017, con l’obiettivo di coinvolgere le piccole attività agricole e artigiane delle zone limitrofe. Un incontro - conclude - prevede anche un'uscita in Alto Adige per parlare di biodiversità e non solo”.