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In 23 anni 98 casi di puntura da zecca

Record di casi nel 2013 17 casi di TBE e 21 di malattia di Lyme. Zeni rassicura: "Il Trentino presenta un ambiente favorevole, ma nessun pericolo"

Il Trentino presenta un ambiente favorevole al proliferare delle zecche
Pubblicato il - 30 agosto 2016 - 20:45

TRENTO. Il Trentino presenta caratteristiche ambientali favorevoli alla crescita delle zecche e la loro numerosità varia annualmente in relazione alle condizioni climatiche. Stagioni primaverili fresche e piovose aiuta il proliferare di questo acaro che dal 1992 al 2015 ha colpito in 98 casi.

 

Le malattie trasmesse da zecche presenti nella nostra provincia sono in particolare l'encefalite da zecche o virus TBE e la Borreliosi o malattia di Lyme. Nel 2015 sono stati notificati 8 casi di TBE e 18 di malattia di Lyme, nel 2014 sono stati rispettivamente 9 e 16, mentre nel 2013 il record di 17 e 21.

 

"I casi di malattia da virus TBE che giungono all'osservazione del medico sono quelli che comportano il coinvolgimento del sistema nervoso, con sintomi riconducibili a una meningite o ad un'encefalite" - spiega l'assessore Zeni - "In Italia questa malattia è presente nelle regioni del Nord-Est oltre che in Austria, Germania, Slovenia e altri Paesi europei. I primi casi di Encefalite da zecche sono stati segnalati proprio in Trentino nel 1992"- continua l'assessore in risposta all'interrogazione di Claudio Cia - "La malattia di Lyme è caratterizzata invece dalla comparsa di una eruzione cutanea e solo in alcuni casi da interessamento di altri organi (articolazioni, cuore, sistema nervoso). Trattandosi di una malattia che in molti casi ha un decorso lieve e non comporta il ricovero, si ha ragione di ritenere che per la malattia di Lyme vi sia un fenomeno di sotto notifica e che in realtà il numero reale di casi sia superiore" - conclude Zeni.
 

Il ciclo completo di cura dell'encefalite da zecche prevede tre dosi di vaccino, la seconda delle quali viene assunta dopo circa un mese e la terza dopo almeno 6 mesi dalla seconda. Il primo richiamo è dopo 3 anni, mentre i successivi sono previsti dopo 3-5 anni. 

 

La Provincia prevede un'attenta campagna di informazione e prevenzione per ridurre il numero di punture da zecche, come trasmissioni radiofoniche, con la partecipazione di medici igienisti oppure interviste da parte di personale medico della Apss pubblicate sui quotidiani locali, la diffusione di pieghevoli e locandine sull'argomento.

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