Trova un camoscio in gravi condizioni ai piedi di un dirupo ma il telefono non prende. Escursionista lo trasporta a valle in spalle ma per l'animale non c'è nulla da fare
A lanciare l'allarme, una persona che ha trovato il camoscio in difficoltà ai piedi di un dirupo e che per salvarlo ha dovuto percorrere diversi chilometri con il camoscio in spalla per raggiungere un luogo dove il telefono prendeva e chiamare i soccorsi

VICENZA. Il bellissimo esemplare era stato recuperato nel corso dello scorso weekend in condizioni gravissime. A lanciare l'allarme, una persona che lo aveva trovato in difficoltà ai piedi di un dirupo e che per salvarlo aveva dovuto percorrere diversi chilometri con il camoscio in spalla per raggiungere un luogo dove il telefono prendeva e chiamare i soccorsi.
A ricevere la segnalazione, la polizia provinciale, che aveva prontamente allertato il Centro recupero animali selvatici Difesa Natura 2000 di Vicenza. Trasferito tempestivamente nel Cras, l'animale è stato rianimato: "I volontari - spiegano dal centro - hanno effettuato tutte le manovre di primo soccorso e somministrato la terapia adeguata, in attesa di effettuare una visita dal nostro responsabile sanitario, il dottor Alessandro Guerra".

E proseguono: "Il grave quadro clinico avrebbe richiesto un'operazione invasiva e una degenza molto lunga e troppo stressante da affrontare per un selvatico". Purtroppo, quindi, si è optato per l'eutanasia. Una terribile vicenda che ha però mostrato un qualcosa di bello: il grande cuore dell'uomo che ha fatto di tutto per salvare il camoscio, macinando chilometri a piedi con l'animale in braccio nella speranza di poterlo aiutare.