Troppi rocciatori e sulle falesie è strage di rondoni: "Si lanciano nel vuoto 'terrorizzati' morendo nell'impatto con il terreno". L'appello: "Necessario chiudere alcune aree"
L'allarme: "I nidiacei dei rondoni, spesso ancora non completi nel piumaggio, spaventati dai rocciatori si lanciano nel vuoto e poi muoiono nell'impatto con il terreno. Necessario chiudere almeno la metà della parete dell'Oltrezengol"

NAGO-TORBOLE. Le pareti di roccia sono sempre più prese d'assalto dagli sportivi e a farne le spese sono gli animali. A lanciare l'allarme è stata negli scorsi giorni la sezione di Trento della Lipu, che sui social ha pubblicato un post che mostra i drammatici esiti della massiccia frequentazione ('umana') delle falesie.
Si parla in particolare dell'area Oltrezengol, pareti di roccia sopra Nago Torbole, sempre più prese d'assalto da rocciatori italiani e stranieri. "La zona molto bella dal punto di vista naturalistico e paesaggistico è lasciata allo sbando - commentano i referenti della Lipu -. Nessuna regolamentazione, pertanto ognuno fa come gli pare".
E proseguono: "Purtroppo si stanno attrezzando sulle pareti, sempre più vie chiodate recando danni alla vegetazione, ai beni storici e alla fauna selvatica. Sulla parete da alcuni anni nidifica una colonia di rondoni maggiori, e altri volatili come gufo reale, gheppio o picchio muraiolo (per citarne alcuni) frequentano l'area. Purtroppo i danni di questa attività sono evidenti".
I nidiacei dei rondoni, spesso ancora non completi nel piumaggio, "spaventati dai rocciatori, si lanciano nel vuoto e poi muoiono nell'impatto con il terreno - concludono -. Vista la gravità della situazione, dopo un incontro con il sindaco, dalle associazioni ambientaliste, tra cui la Lipu, si è proposto di chiudere almeno la metà della parete ai rocciatori".