Travolto da un'auto in piena notte, morto un orso (FOTO): "Aveva 20 anni e una dermatite cronica diffusa: non è stato possibile salvarlo"
"L'esemplare aveva circa 20 anni e soffriva di dermatite cronica". Il plantigrado è morto diverse ore dopo l'incidente avvenuto lungo la statale Sora-Avezzano, nel Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise: "Dobbiamo assolutamente invertire la curva che vede come causa maggiore di morte degli orsi marsicani le attività antropiche"

L'AQUILA. L'incidente è avvenuto nella serata del 12 luglio, dopo che un'auto ha investito un orso bruno marsicano sulla statale Sora-Avezzano. Come riporta il Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise, "in un primo momento, si era rifugiato in un cespuglio, per poi attraversare di nuovo la statale (che nel frattempo era stata chiusa agli automobilisti) spostandosi in un boschetto impervio e inaccessibile".
L'animale è stato continuamente monitorato dai guardiaparco e dai carabinieri forestali per vedere se si riprendeva o se il quadro clinico peggiorava. "Verso le 12e30 di ieri, 13 agosto, l’orso è risceso sulla strada e ha cominciato a dare segni di sofferenza. Sintomi che non aveva la mattina ma che evidenziavano il peggioramento del quadro clinico".
E proseguono dal Parco: "L’equipe veterinaria ha quindi optato per la cattura, al fine di verificare le condizioni complessive e valutare le soluzioni da adottare, come da prassi, nei soggetti politraumatizzati. Dopo aver sedato e stabilizzato l’animale si è potuto constatare che non aveva fratture evidenti degli arti, né fuoriuscite di sangue, anche se il monitoraggio dei parametri vitali testimoniava un quadro clinico molto grave che nel giro di poco tempo ha portato alla morte dell’orso".
Come da protocollo il plantigrado è stato trasportato alla Istituto Zooprofilattico di Teramo per la necroscopia: "L’orso morto aveva circa 20 anni, era abbastanza anziano, come rilevato dalla dentatura completamente consumata. Le scelte operate dalle 04e30 di ieri notte a quando l’orso è morto hanno seguito i protocolli standard che si applicano quando ci sono situazioni complesse ed emergenziali, e quando ci si trova ad operare in condizioni critiche, con un orso adulto, sicuramente spaventato dall’incidente, di 183 chili, in grado di muoversi, perché all’inizio si è spostato da solo, e quindi teoricamente anche pericoloso per gli operatori".

L’orso aveva anche segni di dermatite cronica molto diffusi: intorno al viso e sulle zampe. "La dermatite è una manifestazione di tipo dermatologico degli orsi bruni, in generale, ma non invalidante ai fini della sopravvivenza stessa - tengono a sottolineare gli esperti -. Nella popolazione di orso bruno marsicano sono stati segnalati casi di dermatite cronica attribuita alla presenza di un parassita, Pelodera strongyloides, dai primi anni '90".

"La perdita di un altro esemplare di orso - ha concluso il presidente del Parco Giovanni Cannata - per incidente riporta con forza il richiamo alla cautela quando si percorrono le strade dove vive il plantigrado dobbiamo assolutamente invertire la curva che vede come causa maggiore di morte degli orsi marsicani le attività antropiche".