"Trasferire Jj4 in Germania? Così diventerà un'attrazione da esporre al pubblico che è peggio che decretarne la morte: una sconfitta per il Trentino"
L'orsa Jj4 (attualmente rinchiusa al Casteller) potrebbe essere trasferita in Germania. I referenti di "Bearsandothers": "Si poteva sfruttare la questione sostenendo un centro di studi per i selvatici, invece si è preferito dare l’appoggio al trasferimento. Ed è la stessa cosa, anzi peggio, che decretarne la morte"

TRENTO. L'orsa Jj4 potrebbe essere trasferita in Germania. La destinazione più probabile è il "Parco alternativo per orsi e lupi" di Worbis nella Foresta Nera, spazi che già ospitano Dj3 e Jurka (madre dell'orsa che nell'aprile dell'anno scorso ha aggredito e ucciso Andrea Papi).
Su questa possibilità si sono espressi i referenti dell'associazione "Bearsandothers", che riferiscono: "Prendiamo atto che la provincia di Trento ha deciso di trasferire l'orsa Jj4 in un 'parco zoo' a pagamento, per essere esposta al pubblico. E a seguire, la stessa fine toccherà al povero M49 che non ha mai aggredito alcuno e si trova condannato all’ergastolo per aver predato qualche capo di bestiame".
E proseguono: "Jj4 sarà un'altra orsa, insieme a Jurka, Dj3, M57 ad essere trasferita all’estero, assolutamente fuori dal suo habitat naturale - sottolineano -. E non c'è nulla di cui gioire in questa soluzione: sarà messa in isolamento per oltre 6 mesi per poi venire immessa in un parco di 1 chilometro quadrato insieme ad altri orsi e lupi, messi lì come attrazioni da esporre al pubblico pagante".
Insomma, secondo i referenti di "Bearsandothers" il plantigrado passerebbe "da una situazione costrittiva all'altra. Certo il Casteller non è idoneo, ma almeno lì non è esposta al pubblico ed è lasciata in pace, non sottoposta all’indecente spettacolo dell’uomo. E trasferirla, a nostro avviso potrebbe raffigurare un danno erariale, dato che gli orsi sono patrimonio indisponibile dello Stato".
E concludono: "Troviamo assurdo che certe associazioni gioiscano o si definiscano contente dei trasferimenti, che sono una sconfitta per il Trentino, che invece è incapace di creare strutture e situazioni di corretta gestione della presenza di orsi e lupi. La cosa migliore sarebbe stata quella di unire le forze per avere un areale qui, sul territorio, dove gestire in maniera non da parco zoo gli orsi del Trentino".
"Si poteva sfruttare la questione sostenendo un centro di studi per i selvatici per valorizzare il concetto di rispetto della biodiversità, magari legandola ad un percorso universitario, invece si è preferito dare l’appoggio al trasferimento. Ed è la stessa cosa, anzi peggio, che decretarne la morte, proprio perché è un animale selvatico e non può vivere in cattività".
La proposta dell'associazione animalista sarebbe quella di "liberare gli orsi del Casteller, in alta quota, monitorati e controllati, magari usando i fondi destinati a quelle grandi associazioni che parlano di tutela degli animali, ma gioiscono quando gli stessi vengono deportati in parchi zoo. Liberiamoli in aree controllate, in alta quota, con controlli continui".