Raccolgono tartufi illegalmente e bivaccano senza permesso: raffica di sanzioni nel Parco (anche per cani lasciati "liberi")
Dai cani lasciati liberi negli spazi del Parco d'Abruzzo ai tartufi raccolti illegalmente, fino ad arrivare a chi ha ben pensato di bivaccare "abusivamente"

L'AQUILA. Sono stati sequestrati 2,5 chili di tartufi raccolti illegalmente da persone non autorizzate nel territorio del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A scovare le irregolarità, i guardiaparco nel corso di controlli.
I controlli rientrano nell'attività ordinaria dei servizi di prevenzione finalizzati alla tutela ambientale, che in questo periodo interessano principalmente la raccolta non autorizzata di tartufi. Un'attività molto remunerativa che spinge molte persone a praticarla, in alcuni casi, senza rispettare le norme. Per questo sono state fermate e controllate 20 persone di cui 3 sanzionate.
"Ogni specie di tartufo predilige degli alberi con cui forma un'associazione simbiotica (di mutuo aiuto) - spiegano dal Parco d'Abruzzo -. Il loro valore deriva dal fatto che non sono coltivabili e quindi bisogna cercarli in natura, ma come spesso accade, il valore monetario supera di gran lunga il valore ecologico e quindi si trovano spesso persone pronte a non rispettare le regole che, ricordiamolo, servono a tutelare beni naturali unici e patrimonio di tutti".
Durante i controlli, oltre ad aver sequestrato più di 2 chili di tartufi raccolti illegalmente, si è provveduto anche a sanzionare 4 persone per bivacco abusivo, 3 per accesso non autorizzato con mezzi motorizzati in aree di divieto e 4 per mancata custodia di animali domestici.