Pulizia del bacino di Soraga, "Ennesimo disastro ambientale e la Provincia tace". Degasperi: "Così l'alveo dell'Avisio si sta 'desertificando' e la fauna ittica scompare"
L'intervento del consigliere di Onda Filippo Degasperi: "Dopo il Leno ora tocca all'Avisio. Con modalità analoghe e sempre nel silenzio della Provincia e degli organi di controllo, si procede alla "pulizia" del bacino di Soraga comportando evidenti danni: un alveo desertificato e la fauna ittica azzerata. Il tutto senza che la Provincia sia intervenuta per prevenire l’ennesimo disastro ambientale annunciato"

TRENTO. "Dopo il Leno ora tocca all'Avisio. Sono appena stati rinviati a giudizio per disastro ambientale tre tecnici e la società coinvolti nelle operazioni di pulizia del Lago della Busa in Vallarsa. Ora, con modalità analoghe e sempre nel silenzio della Provincia e degli organi di controllo, si procede alla "pulizia" del bacino di Soraga". Sono queste le parole utilizzate dal consigliere di Onda Filippo Degasperi in un'interrogazione legata alla "pulizia" del lago di Pezzè operata da Hydro Dolomiti, che sta sollevando non pochi quesiti fra i residenti (ma non solo).
"La società - si legge nel testo - anziché scavare, asportare e smaltire fanghi e limo che si depositano nel bacino preferisce che a pensarci sia direttamente la corrente. Certamente questo comporta un enorme risparmio e contribuisce a gonfiare l’utile (già cospicuo) della società, ma a pagare al suo posto sono l’ambiente e i cittadini. Il risultato è ben chiaro (FOTO di SEGUITO): un alveo totalmente desertificato e la fauna ittica azzerata. Il tutto senza che la Provincia (come nel caso del corso del Leno) sia intervenuta per prevenire l’ennesimo disastro ambientale annunciato".

Degasperi prosegue poi facendo notare che "di fronte a questo scempio le domande sono numerose. A cominciare dalla (mancata) applicazione dell’inutile mozione numero 112/XVI che prevedeva modalità di tutela dei fiumi e dei torrenti di montagna che da "testimoni della storia del nostro territorio" si stanno trasformando, per mere questioni di profitto, in testimoni di ripetuti saccheggi dello stesso territorio".
La mozione in particolare si riferiva alla garanzia della funzionalità fluviale dei torrenti interessati alle attività di svaso. Vista la situazione attuale in val di Fassa, il consigliere ha deciso di interrogare la Giunta provinciale per sapere: "Quali sono le indicazioni che la Provincia di Trento nonché i sindaci di Trento e Rovereto hanno impartito a Dolomiti Energia Holding e alle sue controllate circa le modalità di rispetto dei torrenti nelle operazioni di pulizia degli invasi e come queste sono state applicate dalla società a controllo pubblico; quali interventi sono stati posti in essere a salvaguardia dell’ambiente fluviale del torrente Avisio per prevenire il disastro attuale e come mai gli eventuali interventi si sono rivelati inutili".
E ancora: "In che modo le associazioni dei pescatori sono state coinvolte nella vicenda della pulizia dell’invaso di Soraga; quali iniziative intende intraprendere nei confronti della società responsabile della desertificazione del corso dell’Avisio e se intende costituirsi parte civile nei confronti dei soggetti rinviati a giudizio per il caso del Leno; il volume del materiale scaricato dall’invaso di Soraga nell’alveo dell’Avisio nel corso delle operazioni di pulizia richiamate in premessa", conclude Desasperi.