Panini, caramelle (e qualche carezza) alle volpi (FOTO): "Così i turisti attirano i selvatici nell'area di sosta (in barba ai cartelli) condannandoli a morte"
I referenti del Parco d'Abruzzo: "I cartelli apposti in zona? Non servono a nulla. Basta andare sui social per capire che il preoccupante fenomeno non fa altro che aumentare. A causa di snack, salumi e caramelle molte di queste volpi perdono la vita, finendo sotto le macchine o morendo per il cibo ingerito che non è di certo il più idoneo per la dieta di un selvatico"

L'AQUILA. Sono stati apposti diversi cartelli informativi negli spazi del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise nel corso del tempo. Alcuni sostengono però che questi non siano sufficienti e viene da pensare che sia proprio così quando, nonostante gli appelli, c'è chi ancora attira i selvatici con cibo o li accarezza come se si trattasse di animali domestici o, peggio ancora, di peluche.

"Quanto visto durante l'estate appena trascorsa, purtroppo, ci ha fatto venire più di qualche dubbio sull’effettiva efficacia dei pannelli informativi - riferiscono dal Parco d'Abruzzo in un post pubblicato nelle scorse ore sui social -. Che essi siano connotati da toni gentili o perentori, il risultato, spesso, sembra non cambiare".
Qualche mese fa, non a caso, il Parco aveva pubblicato un video (QUI ARTICOLO) che mostrava decine di escursionisti che nella Riserva naturale Camosciara abbandonavano il sentiero, oltrepassando le staccionate in barba ai divieti per un selfie.
Poi ancora, negli scorsi mesi da parte della realtà non è mancato il racconto delle interazioni (sbagliate e da condannare) fra cervi e turisti: "Lungo la passeggiata che costeggia il fiume, a Villetta Barrea, ci sono molti cartelli riportanti il divieto di alimentare i cervi, eppure, questa estate, hanno spopolato video e foto con bambini, adulti e anziani intenti ad accarezzare cervi o offrire loro del cibo dalla mano. Non sono mancati tentativi di attacco da parte di cervi adulti, che in qualche occasione, ci hanno costretto ad intervenire sedando l’animale e spostandolo in montagna", sottolineano.
E proseguono: "Ora, lungo la strada di Forca d'Acero, saranno in molti di voi a conoscere il piccolo punto di sosta, dove ci sono panchine e tavoli per godersi, a bordo strada, il paesaggio. Lì, da diverso tempo, ci sono probabilmente le volpi più fotografate del web - rivelano dal Parco d'Abruzzo -. Alle persone che si fermano e gli danno da mangiare sembreranno sempre le stesse volpi, ma ahinoi, così non è. Cambiano le persone e cambiano anche le volpi abituate al cibo umano".
"Per la maggior parte di loro, questa vicinanza è molto deleteria. A causa di snack, panini, salumi, caramelle, pane e altro, molte di loro perdono la vita, finendo sotto le macchine o morendo per il cibo ingerito che non è di certo il più idoneo per la dieta di un selvatico".
Ad inizio ottobre è stato posizionato un cartello che raccomanda di non mettere da mangiare alle volpi a Foca d’Acero, con un messaggio molto chiaro: "Dare da mangiare alle volpi significa ucciderle". Da ciò che è possibile osservare sui social però, purtroppo, le immagini e i video delle volpi sembrano quasi essere aumentati: "E il cartello? Nulla, come se non ci fosse".
"I Guardiaparco, ovviamente, sono presenti e, quando possono, passano e multano gli eventuali avventori, ma di certo non è sostenibile per loro garantire una sorveglianza 24 ore su 24 ad una piccola area di sosta - concludono -. In un'epoca che, come mai prima, ha visto tante persone battersi per i diritti degli animali, assistere a scene del genere all’interno di un'area protetta è sintomo di quanta ancora scarsa consapevolezza ecologica sia presente nella nostra società".
"Oggi più che mai sappiamo che gli animali selvatici non hanno bisogno di noi, e che amarli veramente significa rimanere distanti, a prescindere dai cartelli e dai Guardiaparco".