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Olimpiadi, ricorso al Tar degli ambientalisti contro il bacino per l’innevamento: “Iter di approvazione carente e senza valutazione dell’impatto ecologico”

Dachverband, Mountain Wilderness, Climate Action, Heimatpflegeverband Südtirol e Umweltring Pustertal hanno presentato ricorso al Tar di Bolzano contro la costruzione del nuovo bacino di accumulo ad Anterselva, sede delle gare di biathlon alle prossime olimpiadi invernali 

Di MOb - 16 settembre 2024 - 12:57

BOLZANO. Ad inizio mese era stato ufficialmente approvato il progetto per il bacino di accumulo per l’innevamento artificiale di Anterselva (QUI L’ARTICOLO), opera accessoria fondamentale per assicurare la completa operatività della sede delle gare di biathlon delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026.

 

La location altoatesina sembrava essere una delle poche in perfetta (o quasi) tabella di marcia verso l’appuntamento a cinque cerchi del febbraio 2026, ma non la pensano così le associazioni ambientaliste del territorio.

 

Dachverband, Mountain Wilderness, Climate Action, Heimatpflegeverband Südtirol e Umweltring Pustertal hanno presentato ricorso al Tar di Bolzano contro la costruzione del nuovo bacino di accumulo.

 

"L'iter di approvazione della nuova infrastruttura – dicono nel comunicato - è carente, senza valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, nessuna considerazione delle raccomandazioni delle autorità competenti e della normativa ambientale, l'intervento è stato pianificato all'interno di aree con pericolo valanghivo, infine l'esame delle alternative è stato svolto superficialmente e i costi previsti sono esplosi".

 

"Il bacino idrico previsto – continuano le associazioni - avrà un volume di 31.500 metri cubi e di conseguenza un enorme impatto sul paesaggio della valle di Anterselva, ulteriormente amplificato dalla costruzione di una grande opera di protezione contro le valanghe. Nonostante le forti preoccupazioni espresse dai cittadini e dalle organizzazioni ambientaliste e nonostante ci fossero alternative molto meno negative per il paesaggio e per l'ambiente, il Comune e la Provincia hanno comunque deciso di approvare l'intervento".

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