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Maltempo, anche a Trento "più siccità e più alluvioni": il paradosso delle estremizzazioni delle precipitazioni spiegato da Giacomo Poletti

L'analisi dell'esperto Giacomo Poletti, ingegnere ambientale e da 13 anni docente di meteorologia per il Collegio Guide Alpine del Trentino

Di MOb - 21 ottobre 2024 - 10:23

TRENTO. Sta cambiando la piovosità? Parte da questa domanda l'analisi di Giacomo Polettiingegnere ambientale e da 13 anni docente di meteorologia per il Collegio Guide Alpine del Trentino. 

 

Una riflessione che parte dalle alluvioni con "precipitazioni senza precedenti storici" che in queste settimane hanno colpito e stanno colpendo l'Emilia Romagna, ma anche Francia, Austria, Bosnia e Cechia.

 

"L'estremizzazione delle precipitazioni prevista dai modelli climatici - dice Poletti - potrebbe essere già una realtà anche per noi: a Trento, nel corso dei decenni, pare stia aumentando la "forbice" di millimetri fra gli anni più secchi e quelli più bagnati. Sono dati da appassionati, non è uno studio "vero" (magari è solo una coincidenza)".

"Sembra un paradosso - prosegue l'esperto -, ma i modelli climatici vedono infatti un futuro con più siccità e più alluvioni: una estremizzazione non banale da spiegare, dovuta a più fattori. In primis, in un mondo più caldo i terreni (e le piante) si seccano più facilmente quando fa bel tempo, semplicemente perché fa più caldo del passato; ma al contempo, in un mondo più caldo l'aria contiene anche più vapore acqueo (maggior evaporazione dei mari) e quindi quando piove, piove molto di più (l'aria satura contiene circa il 7% in più di vapore per ogni grado di temperatura in più)".

 

A ciò si aggiungono altre concause: "La più importante è la maggior persistenza dei "tipi di tempo"; l'aumento dei gas serra provoca infatti un maggior riscaldamento delle zone polari (che perdono il ghiaccio marino bianco, permettendo al sole di scaldare molto di più le acque libere, di colore scuro). La riduzione della differenza di temperatura fra il Polo e l'Equatore porta a modifiche circolatorie globali, con un indebolimento/rallentamento della corrente a getto in alta atmosfera che "comanda" il tempo. Ecco quindi che le perturbazioni e le alte pressioni evolvono più lentamente, portandoci spesso un tempo "bloccato", "bipolare", che vede appunto alternarsi siccità più frequenti e alluvioni più estreme".

 

Intanto sul Trentino sono attesi due giorni senza pioggia, fino a martedì 22 compreso insomma; da mercoledì invece "c'è incertezza ed è probabile un peggioramento blando, da definire".

 

Zero termico alto oggi, lunedì 21 ottobre, a ben 3.900 metri di quota, in calo a 3.500 martedì.

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