Lupo sgozzato all'ingresso del paese all'indomani del declassamento di Berna: ma il lupo resta protetto e certi soggetti resteranno sempre poveri criminali
Il macabro ritrovamento questa mattina all'altezza della rotonda d'ingresso al paese di Frabrosa Soprana in provincia di Cuneo

FRABOSA SOPRANA. Se il buongiorno si vede dal mattino quanto successo a Frabosa Soprana all'indomani del via libera a Berna al declassamento su scala europea del lupo da animale ''strettamente protetto'' a ''protetto'' c'è davvero di che preoccuparsi. E a questo punto la speranza è che i 17 paesi che hanno ratificato la convenzione si oppongano entro i tre mesi che servono a 'recepire' questa decisione.
Già perché ad oggi il lupo è ancora animale ''strettamente protetto'' e ucciderlo è un comportamento criminale (lo sarà lo stesso anche dopo, è bene che si sappia, visto che comunque sarà specie ''protetta'' soggetta a procedure di cattura e caccia selettiva ma sempre e comunque rimettendosi a leggi e procedure strutturate). Questa mattina, invece, a Frabrosa Soprana, comune della provincia di Cuneo, dei criminali, veri e propri bracconieri senza scrupolo, senza cervello e senza coraggio, hanno pensato fosse una bella pensata esibire la carcassa di un lupo davanti a un cartello pubblicitario in prossimità della rotonda del paese.
La speranza è che le forze dell'ordine individuino il più rapidamente possibile questi soggetti con evidenti problemi. L'episodio è stato stigmatizzato anche dall'Assessore Regionale sviluppo e promozione della montagna del Piemonte Marco Gallo: ''Il ritrovamento del lupo a Frabosa Soprana è un atto che condanno fermamente. Non è con il giustizialismo che si affrontano i problemi di convivenza tra fauna selvatica e attività umane. Serve equilibrio. Per questo avvierò subito un confronto con tutte le parti coinvolte, per costruire soluzioni concrete e condivise, nel rispetto del territorio e della tutela dell’animale''.