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Lupi, la Lav: “A Malga Boldera recinzioni elettriche con tensione troppo bassa (VIDEO). Non dovremo stupirci se ci saranno nuove predazioni”

Nel luglio dello scorso anno il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva firmato un ordine di abbattimento per due dei lupi del branco della Lessinia che gravita su malga Boldera dopo le predazioni registrate nell'area (16 bovini e 2 asini). Negli scorsi giorni la Lega anti-vivisezione ha rilevato la tensione nella recinzione elettrificata presente in zona, registrando “meno della metà del minimo valore prescritto dal progetto LifeWolfAlps”

Di F.S. - 06 luglio 2024 - 06:01

TRENTO. È passato quasi un anno dal decreto con il quale il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva ordinato l'abbattimento di due dei lupi del branco della Lessinia che gravitava su Malga Boldera, dopo le predazioni registrate nell'area (16 bovini e 2 asini). Decreto contro il quale diverse associazioni animaliste avevano presentato ricorso, dichiarato poi improcedibile a febbraio di quest'anno visto che il provvedimento di uccisione, a causa dell'assenza in quel momento di animali nell'area, è venuto meno. Ad oggi però, denuncia la Lav, mentre i capi d'allevamento sono tornati in Lessiniala recinzione elettrica presente in zona “è inadeguata” a causa di una tensione, dice a il Dolomiti il responsabile animali selvatici dell'associazione Massimo Vitturi “pari a meno della metà del livello minimo prescritto dal progetto LifeWolfAlps”.

 

I volontari trentini della lega-antivivisezione sono infatti saliti a Malga Boldera negli scorsi giorni, misurando la tensione lungo la recinzione elettrica (che per anni aveva garantito la sicurezza degli animali) e trovando valori, dicono, molto più bassi di quelli indicati dagli esperti del progetto europeo che punta a migliorare la coesistenza fra lupo e attività umane a livello di popolazione alpina. “Il tester che abbiamo utilizzato – aggiunge Vitturi – ha poi rilevato un'importante dispersione di corrente, un altro elemento di criticità che rende meno efficace la recinzione”.

 

 

La Lav ha condiviso sui social un breve video nel quale si forniscono i dettagli di quanto rilevato: “Ricordate che l'anno scorso la Provincia di Trento voleva uccidere due lupi presi a caso? Quei lupi erano stati condannati a morte a seguito delle predazioni a Malga Boldera ed era stato evidenziato come la stragrande maggioranza di quelle predazioni fosse avvenuta a causa dell'inefficienza della recinzione elettrificata. Quest'anno siamo voluti tornare a verificare con i nostri volontari della sede di Trento lo stato di quella recinzione e quello che abbiamo scoperto è strabiliante”.

A livello numerico infatti: “Nonostante il progetto LifeWolfAlps indichi che la tensione delle recinzioni elettrificate deve mantenersi all'interno di un range tra gli 8000 ed i 10000 volt, i volontari hanno constatato che a Malga Boldera ci sono solo 3000 volt. È evidente quindi che quella recinzione è inadeguata e non dovremo stupirci se ci saranno nuove predazioni a Malga Boldera. Stiamo già allertando le istituzioni nazionali perché diano un chiaro indirizzo alla Pat di adeguamento di quella recinzione. Gli animali, i lupi non possono pagare per l'inefficienza delle persone e delle amministrazioni”.

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