Lupi in zona: quando i sindaci fanno (bene) il loro dovere e non creano il panico. Dall'allarme sui social (VIDEO), ma ''è solo un cane'' al cartello con i buoni consigli
Nel Vicentino una segnalazione indicava la presenza di un lupo in paese, ma dalle verifiche è stato appurato che si tratta di un cane lupo cecoslovacco. In Val Trompia, invece, il lupo c'è da due anni: "Non ha creato e non sta creando problemi. Il cartello l'abbiamo apposto seguendo l'esempio del Trentino: si può convivere. Abbiamo voluto ricordare quali sono i corretti comportamenti da tenere" spiega a Il Dolomiti il sindaco Cesare Sambrici

TRENTO. Quando non si grida "attenti al lupo" senza motivo e, anzi, si produce una perfetta informazione nei confronti della cittadinanza, senza creare inutili allarmismi. Per non dire panico.
Due esempi di corretta, tempestiva e accurata comunicazione in tema di grandi carnivori (o presunti tali), dai quali prendere esempio, arrivano dai comuni di Mussolente, in provincia di Vicenza e Caino, in provincia di Brescia.
A Mussolente, nei giorni scorsi, all'amministrazione comunale era arrivata la segnalazione da parte di una cittadina che un lupo di aggirava - in ore notturne - per le vie del paese, alla ricerca (presumiamo) di cibo. Fatte le opportune e immediate verifiche, il comune ha informato che non si tratta di un lupo, bensì di un cane lupo cecoslovacco (molto somigliante).
Assieme alle raccomandazioni per la sicurezza, la prima cittadina del popoloso comune veneto (quasi 8mila abitanti), Ellena Bontorin, ha chiesto ulteriore collaborazione alla cittadinanza, al fine di garantire all'animale la giusta custodia e tutte le cure del caso.
Insomma, niente panico: non c'è un lupo affamato che gira in paese.
"Si informa che in seguito ai recenti avvistamenti - scrive il comune di Mussolente sulla propria pagina Facebook ufficiale - di un animale vagante in zona Casoni, il Servizio Veterinario dell'Ulss 7 Pedemontana, su richiesta del Comune, ha chiarito che si tratterebbe di un cane lupo cecoslovacco o di un suo incrocio. La sindaca Ellena Bontorin ha coinvolto gli esperti dopo aver ricevuto un video da una cittadina che l'amministrazione ringrazia. Le raccomandazioni per la sicurezza: custodire con cura i propri animali domestici, di giorno e di notte e non lasciare cibo o rifiuti accessibili. Segnalare nuovi avvistamenti chiamando il centralino dell'Ospedale di Bassano del Grappa".
"Ringrazio chi ha segnalato l'avvistamento - commenta la prima cittadina del comune vicentino - e il Servizio Veterinario per il supporto. Ora sappiamo che l'animale dovrebbe essere un cane lupo cecoslovacco, quindi un cane, non un lupo. Invito tutti a mantenere la calma e collaborare con le autorità: segnalando tempestivamente nuovi avvistamenti possiamo garantire all'animale la giusta custodia e cura. Collaboriamo insieme per la sicurezza di tutti".
Situazione diversa è quella di Caino, comune della valle del Garza (che rientra nella comunità montana della Val Trompia), dove il lupo c'è, è stato avvistato da più persone e non ha mai creato alcun problema alle persone e alle abitazioni. Si tratta di un esemplare maschio, che vive nei boschi della zona da ormai un paio d'anni.
E, allora, per invitare gli escursionisti alla prudenza e a custodire correttamente il proprio cane (se presente), onde evitare comportamenti che potrebbero scatenare l'aggressività del lupo, sulla strada che conduce alla val di Bertone, è stato apposto un cartello da parte del comune per ricordare a tutti che lì vive un lupo.
"La Forestale ci aveva già avvisato - spiega a Il Dolomiti il sindaco del comune bresciano Cesare Sambrici - che nella nostra zona era stanziato un lupo. E' un esemplare maschio giovane, di circa due anni che non ha mai creato e non sta creando problemi. Io credo la convivenza sia possibile tra uomo e animali sia possibile, ricordandoci che abbiamo a che fare con un esemplare selvatico che "fa" il lupo. A tal proposito, il compito dell'amministrazione è quello di diffondere correttamente le informazioni: il nostro è un piccolo comune che dista circa 15 chilometri da Brescia e, dunque, nei boschi non si avventurano solamente i residenti per una passeggiata, ma magari c'è qualche persona che sale dal capoluogo per un'escursione pomeridiana e non è a conoscenza della situazione. E' già previsto dalla legge che i cani debbano essere tenuti al guinzaglio, perché visti potenzialmente come delle prede dai lupi, ma abbiamo voluto fare una sorta di "recap", informando tutti, senza creare un inutile panico. E' stato dunque apposto un cartello all'ingresso della val Bertone per invitare tutti a mantenere un comportamento corretto. L'idea mi è venuta vedendo quanto fatto in Trentino, dove sono stati apposti diversi cartelli che ricordano la presenza dell'orso in certe zone e invitano le persone alla prudenza e al rispetto delle regole. Mi sembra una cosa assolutamente normale. Più lupi in zona? Ci atteniamo alle fonti ufficiali: le fototrappole hanno segnalato la presenza di un solo lupo in zona".