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Lupi, da Belluno a Bolzano fino a Venezia si esulta per il via libera all'abbassamento delle tutele (ma lo status di protezione non è ancora stato declassato)

Da Kompatscher a Ciambetti, da Calligaro a Rigo e Pan: sono molti i politici che stanno esultando davanti alla decisione delle autorità europee, che hanno dato il via libera all'abbassamento dello status di protezione del lupo (da 'rigorosamente protetto' a 'protetto'). Di fatto, però, il passaggio decisivo sarà al Comitato permanente della Convenzione di Berna

Di F.S. - 25 settembre 2024 - 19:01

BOLZANO. “Dopo anni di campagne, la maggioranza degli Stati membri dell'Ue ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupo: si tratta di un primo importante passo verso una regolamentazione efficace della popolazione di lupi”. Sono queste le parole del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher dopo la decisione delle autorità europee, che hanno dato il via libera all'abbassamento dello status di protezione del lupo (da 'rigorosamente protetto' a 'protetto'). Un passo importante ma, come anticipato da il Dolomiti (Qui Articolo) in ogni caso non decisivo: il passaggio della specie dall'allegato II all'allegato III della Convenzione di Berna dovrà infatti avvenire all'interno del Comitato permanente della Convenzione stessa. Intanto però da Bolzano a Belluno e fino a Venezia, si esulta nell'ampio fronte che da tempo chiede un abbassamento dello status di protezione della specie (una decisione che negli ultimi mesi ha visto la netta contrarietà del mondo animalista).

 

“Si tratta di un importante prerequisito – continua il presidente della Provincia di Bolzano – per garantire a lungo termine la gestione dei pascoli alpini e delle malghe. È il risultato di un lavoro congiunto e transfrontaliero”. “La ragione e l'obiettività – aggiunge l'assessore provinciale all'agricoltura Luis Walcher – hanno prevalso su altri modi di pensare. I lupi si stanno diffondendo sempre di più e causano sempre più danni. Non vengono attaccati solo gli animali da allevamento, i lupi si avvicinano sempre di più all'uomo ed è proprio per questo che i lupi dovrebbero essere meno protetti in futuro”. L'assessore provinciale sottolinea anche l'importanza del lavoro di rete fatto con l'eurodeputato Herbert Dorfmann e il senatore Meinhard Durnwalder: “Ora è importante proseguire sulla strada intrapresa per declassare lo status di protezione del lupo in seno al Comitato permanente della Convenzione di Berna”.

 

Soddisfatta anche la vice presidente della Provincia di Belluno Silvia Calligaro, delegata all'agricoltura: “La riduzione dello status di protezione del lupo è un primo passo fondamentale per salvare, è proprio il caso di dirlo, le attività zootecniche della montagna bellunese. E per consentire agli allevatori, compresi gli hobbisti che tengono pulite le terre alte, di mandare avanti le loro attività senza dover essere eroi. La nostra montagna, intesa come paesaggio, è frutto del lavoro silenzioso e costante anche di tanti piccoli allevatori. È il luogo in cui nascono prodotti lattiero-caseaeri di altissimo valore. Una totale deregulation sul lupo, sommata a una visione squilibrata a favore esclusivo dei selvatici, rischiava di mettere in discussione tutto ciò. Oggi quindi è una giornata importante per la montagna bellunese. Un primo passo a cui potranno seguire iniziative statali a cui il governo nazionale sta già lavorando”.

 

In Veneto il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha poi parlato del voto odierno come di una “presa di coscienza a livello europeo della necessità di strumenti di gestione efficaci. Abbiamo sempre sostenuto che quello del contenimento del lupo non è un tema da affrontare in modo manicheo, con opposizioni di fazioni oppose. È necessaria piuttosto una visione di insieme che cerchi di riportare il numero di lupi a livelli sostenibili, tenendo conto delle esigenze dei territori e delle comunità locali, in un bilanciamento rispettoso e intelligente. È in questa direzione che, anche personalmente nell’ambito del Comitato delle Regioni, mi sono impegnato affinché si andasse verso una revisione della Convenzione di Berna. Non posso che commentare quindi favorevolmente il voto odierno, che rappresenta un passo importante verso quello che sarà il prossimo passaggio in programma a dicembre, quando il segretariato discuterà proprio, appunto, della modifica della Convenzione di Berna”.

 

Per Filippo Rigo e Giuseppe Pan poi, entrambi consiglieri regionali dell'intergruppo Lega-Liga Veneta, nonostante il già citato passaggio necessario al Comitato permanente della Convenzione di Berna, il declassamento sembrerebbe essere di fatto già in vigore (“Gli Stati membri dell'Ue alla riunione del Coreper hanno dato il via libera all'inserimento del lupo nell'allegato III della Convenzione di Berna. Modifica che declassa la protezione del lupo da rigorosa a semplice. Un primo passo avanti; bene che l'Europa finalmente si risvegli dal torpore dopo che la Lega, da anni, lancia l'allarme sul fenomeno”) e attaccano: “Ora il Governo e l'Ispra recepiscano questo declassamento e agiscano di conseguenza: è necessario implementare gli strumenti che consentano la gestione e il contenimento di questo predatore. Il numero degli esemplari sta aumentando significativamente e per questo, tra l'altro, diminuiscono altre specie, che andrebbe egualmente protette dall'Europa. Chi vede il lupo da lontano vorrebbe proteggerlo, purché resti lontano, ma chi lo ha 'in casa', nei propri territori, vive nel terrore e non lo vuole. Bisogna quindi consentire che siano i territori a decidere, dare voce alle amministrazioni locali, permettere ai cittadini di difendersi adeguatamente e riportare il numero di questi predatori a livelli sostenibili”.

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