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"Limite dei 30 all'ora? In città cresce l'inquinamento", ecco lo studio del Mit Senseable City Lab: "Ad aumentare sono anche i tempi di percorrenza"

Lo studio rivela come la riduzione della velocità determina un incremento delle emissioni inquinanti soprattutto nelle ore di punta. Il presidente Carlo Ratti: "Primi risultati di una ricerca che estenderà il suo raggio d'azione per aiutare le amministrazioni a prendere decisioni migliori per la gestione della mobilità urbana"

Di F.Os. - 09 luglio 2024 - 12:45

TRENTO. Ridurre il limite di velocità ai 30 all'ora? Una misura che punta a rendere le città più sicure, vivibili e meno rumorose ma che, secondo uno studio del Mit Senseable City Lab incentrato su Milano, provoca anche un aumento delle emissioni inquinanti e dei tempi di percorrenza.

 

La ricerca, presentata in occasione del terzo forum di "The urban mobility council", il gruppo di analisi sulla mobilità promosso dal Gruppo Unipol, ha rilevato nello specifico che la riduzione della velocità a 30 chilometri all'ora determina un incremento delle emissioni di monossido di carbonio, di anidride carbonica, di ossidi di azoto e di particolato, soprattutto nelle ore più trafficate del giorno.

 

Il motivo? Perchè i motori termici sono pensati e progettati per garantire la migliore efficienza di consumo ad una velocità di circa 70-80 km/h.

 

Ad essere studiato è stato anche, nel dettaglio, l'aumento delle emissioni in caso di applicazione del limite dei 30km/h nell'intero territorio del capoluogo lombardo: le emissioni di anidride carbonica aumenterebbero dell'1,5%, mentre quelle di PM nocivi per la salute umana del 2,7%.

 

Al di là degli aspetti legati alle emissioni, lo studio spiega come la riduzione del limite di velocità nei vari scenari ha mostrato anche un lieve aumento dei tempi di percorrenza, con un incremento del tempo medio che va da 2 secondi - in uno scenario di riduzione dei limiti in tutte le strade della zona più centrale di Milano - al massimo di 89 secondi nello scenario di riduzione dei limiti a tutte le strade non primarie sull'intero territorio comunale.

 

Ad essere sottolineato è che, tuttavia, l'impatto cambia in modo significativo a seconda della zona e del tipo di strada con aumenti più marcati durante le ore di punta.

 

"I risultati presentati al The Urban Mobility Council sono i primi di una ricerca che estenderà il suo raggio d'azione per aiutare sempre di più le amministrazioni a prendere decisioni migliori per la gestione della mobilità urbana" ha dichiarato il direttore del Mit Senseable City Lab e membro del comitato di indirizzo The Urban Mobility Council Carlo Ratti, specificando che: "Grazie ai dati che ci forniscono i sistemi di trasporto, tra cui le applicazioni telematiche di Unipol, capiremo come e fino a che punto la riduzione dei limiti di velocità nelle nostre città potrà accelerare il progresso verso città più sane, sicure e vivibili".

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