L'Arcigay del Trentino compie 30 anni: il 27 e 28 settembre le celebrazioni. Ma prima due sit in. Draghetti: "Deriva illiberale e antidemocratica con il governo Meloni"
Con l'iniziativa "Scuola libera tutt3" intendiamo opporci con fermezza all'approvazione della risoluzione del leghista Sasso che intende vietare l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole. A scuola non può e non deve esserci posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. La scuola deve essere comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la frequentano" spiega il presidente di Arcigay Trentino

TRENTO. Due giorni di festa per celebrare un compleanno importantissimo ma, allo stesso tempo, per continuare nell'opera di sensibilizzazione e di contrasto ad ogni forma di discriminazione.
L'Arcigay del Trentino festeggia i 30 anni dalla propria fondazione ufficiale e lo farà con due giorni di eventi nel capoluogo, segnatamente venerdì 27 e sabato 28 settembre. A dire la verità la festa sarà preceduta da due sit in di protesta contro la risoluzione anti - gender proposta deputato della Lega Salvini Rossano Sasso, che si svolgeranno mercoledì 25, sia a Trento (alle 19, in piazza Duomo) che a Rovereto (alle 18, in piazza Cesare Battisti).
Saranno coinvolte, annuncia Arcigay, "associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città".
"Festeggiamo un traguardo importantissimo e significativo - queste le parole di Shamar Draghetti, presidente di Arcigay del Trentino - in una fase politica quanto mai delicata. Non intendiamo restare indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica del governo Meloni. Con l'iniziativa "Scuola libera tutt3" intendiamo opporci con fermezza all'approvazione della risoluzione del leghista Sasso che intende vietare l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Lo scorso 11 settembre, la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera ha infatti approvato una risoluzione che chiede di bandire ogni insegnamento legato al gender nelle scuole, sbarrando di fatto la strada e ogni progetto per l'educazione sessuale e affettiva. A scuola non può e non deve esserci posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. La scuola deve essere comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la frequentano. Vogliamo una scuola che condanni e rifiuti l'odio e la discriminazione".
Con la Giunta Provinciale i rapporti sono "freddi".
"Non abbiamo compiuto alcun passo in avanti - ha concluso Draghetti - anche perché attendiamo il rinnovo delle cariche. Tra ottobre e novembre andremo a congresso, verrà eletto il nuovo direttivo e uno dei primi punti da affrontare sarà la richiesta dell'apertura di un tavolo di lavoro con la Giunta".
La due giorni inizierà venerdì 27 alle 17.30 nella Sala Bigaran di via Torre Verde con la proiezione del documentario "Il Sogno della Regina", alla presenza dell'artista Osvaldo Maffei e del regista Stefano Alloero. Il lavoro rende omaggio ad Andrea Alimonta, artista e poeta, precursore del movimento drag con le sue performance.
A seguire (18.30) conversazione su Maria Silvia Spolato, scomparsa a Bolzano nel 2018 e pioniera del movimento per i diritti delle persone Lgbtqia+ in Italia, la prima donna a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità. La giornata si chiuderà con un aperitivo al Cafè de La Paix di passaggio Teatro Osele.
Il giorno successivo, a partire dalle 16.30, si parlerà della storia di Arcigay trentino con la presenza di Alberto Battarelli, William Belli, Stefano Cò, Terzo Molari, Michela Papette, Francesca Salvetti e Paolo Zanella. Alle 19, invece, dibattito sulla socialità e sulle iniziative che, nel corso degli anni, hanno cercato di creare spazi sicuro di conoscenza, aggregazione e divertimento per le persone che fanno parte della comunità, dalle feste Wapo fino agli eventi più recenti. Con la partecipazione di Tony Tara e Sandra Gazzini. La due giorni si concluderà con al Bar Martin di via Suffragio dove, dalle 22, ci saranno dj set e spettacoli di drag.
"I 30 anni di Arcigay - ha aggiunto l'assessora comunale alla partecipazione Giulia Casonato - sono un traguardo molto importante e all'associazione va rivolto un enorme "grazie" perché, durante questi tre decenni, ha lavorato per sopperire alle carenze e alle mancanze da parte delle varie amministrazioni. Per quanto ci riguarda continuiamo nel nostro lavoro al loro fianco per combattere tutte le discriminazioni, comprese quelle più nascoste. L'impegno del comune di Trento sarà sempre maggiore. Il bando pubblicato in estate da 48mila e chiuso poco fa va in questa direzione: hanno partecipato tantissime associazioni che saranno protagoniste dei percorsi educativi all'interno delle scuole e con la cittadinanza. Sintonia con la Provincia? C'è dialogo e ci auguriamo di poter condividere le linee".
Arcigay del Trentino nacque a gennaio 1994, dopo alcuni anni di attività informale, veniva costituita ufficialmente Arcigay del Trentino con il nome di "Circolo Arcigay di Trento" con sede al Maurice Club di Villa Lagarina. Ma la storia del movimento Lgbtqia+ era iniziata molto prima, negli anni '70 e poi negli '80, con la costituzione del gruppo informale "Le lucciole" e le prime iniziative per la visibilità e l'orgoglio delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer.