"La brutta reputazione del lupo? Colpa (anche) delle favole", il Parco dello Stelvio: "Non è un animale 'cattivo' ma complesso. Lo temiamo perché non lo conosciamo"
Il Parco dello Stelvio: "Nei secoli abbiamo sempre più associato l’oscurità alla figura del lupo, contribuendo alla sua brutta reputazione. E' un predatore efficace e sociale, vive in branchi e ha comportamenti complessi. E' affascinante ma anche misterioso e noi lo sappiamo: l'ignoto spaventa l'uomo, che teme ciò che non comprende"

SONDRIO. Ci hanno raccontato (e forse noi a nostra volta stiamo tramandando quel "sapere" ai nostri figli) che il lupo è cattivo, in grado di sbranare nonne ed innocenti bambine e di ingannare dei poveri porcellini per gustarsi un lauto pasto. Ce lo hanno raccontato ma, si sa, la letteratura è finzione e non sempre rivela verità assolute.
A volte, è molto più semplicemente un voler narrare il sentire o le credenze di popoli parte di un tempo che, col passare degli anni, non hanno più ragion d'essere. E il lupo, come l'orso (lo raccontava lo studioso Michel Pastoureau - QUI ARTICOLO) è stato vittima di una tradizione di fiabe e racconti che per secoli lo ha trasformato in perfetto e temibile antagonista. Insomma, nel cattivo per eccellenza.
E così, come hanno sottolineato nelle scorse ore i referenti del Parco nazionale dello Stelvio (Lombardia), il lupo ha cominciato ad occupare nel tempo un certo posto nell'immaginario collettivo, fra fascino e paura. "Tradizionalmente visto come un simbolo di minaccia, il lupo è stato spesso associato a leggende e fiabe (come "Cappuccetto rosso", "I tre porcellini" o "Il lupo e i sette capretti" ndr)", esordiscono dal Parco.
"Nei secoli abbiamo sempre più associato l’oscurità alla figura del lupo, contribuendo alla sua brutta reputazione odierna. Il lupo è un predatore efficace e sociale, vive in branchi e ha comportamenti complessi ed è rappresentante della natura selvaggia e indomabile. Tutte queste associazioni fanno sì che venga percepito come una minaccia reale per l'umanità, specialmente nei contesti storici e culturali in cui la vita è più vicina alla natura".
E proseguono: "I lupi sono affascinanti ma anche misteriosi e noi lo sappiamo: l'ignoto spaventa l'uomo, che teme ciò che non comprende. Come se non bastasse, la loro natura selvaggia e indomabile è in netto contrasto con l'ordine e la civilizzazione umana. Questa tensione tra natura e cultura genera una paura primordiale". Con queste parole il Parco nazionale dello Stelvio ha voluto sottolineare quanto importante (ora più che mai) e necessaria possa essere una riflessione non soltanto legata ai grandi carnivori, ma anche alla convivenza con l'uomo.
"Nonostante queste connotazioni spaventose, il lupo è anche visto come un simbolo di libertà, forza e comunità - concludono -. Questa dualità lo rende una figura complessa e affascinante, capace di suscitare sia grandi paure, sia forte ammirazione".