Contenuto sponsorizzato

Incredibile viaggio di 1.000 chilometri (VIDEO): "Così un 'rifiuto' trentino ha attraversato (via fiume e mare) l'Italia intera, arrivando fino in Puglia"

Il cartello dell'associazione pescatori sportivi dilettanti Val di Non è partito dalle montagne del Trentino ed è arrivato fino in Puglia, dove ha terminato un (lunghissimo) viaggio di circa 1.000 chilometri: "Questa storia ci insegna una lezione importante. Una prova di come ogni nostra azione possa avere un impatto che va ben oltre ciò che immaginiamo"

Di S.D.P. - 10 dicembre 2024 - 18:20

TRENTO. E' partito dalla Val di Non ed è arrivato fino in Puglia, dove ha terminato un (lunghissimo) viaggio di circa 1.000 chilometri. A raccontare la vicenda sono i referenti di Archeoplastica (progetto di sensibilizzazione sull'inquinamento del mare causato dalla plastica, sfruttando vecchi rifiuti spiaggiati ndr) in un video apparso sui social. 

 

"Navigando un torrente, il fiume Adige e il mar Adriatico", il cartello dell'associazione pescatori sportivi dilettanti Val di Non ha percorso l'intera Penisola, finendo sulle spiagge della Puglia: "Ma come è possibile che il cartello sia arrivato fin qui? - si chiedono i volontari che hanno ricostruito il percorso fatto dal rifiuto di plastica -. Dev'essere partito da una zona del torrente Noce definita 'no kill'. Da lì ha attraversato gli splendidi paesaggi della Val di Non, fino a confluire nell'Adige".

 

E aggiungono da Archeoplastica: "Proseguendo lungo il fiume ha attraversato città come Trento e Verona, per poi raggiungere la foce dell'Adige nel nord Adriatico tra Chioggia e Rosolina Mare". Da quel punto in poi, l'incredibile viaggio del cartello trentino è proseguito via mare. 

 

"Scendendo lungo l'Adriatico, è arrivato fino alla spiaggia di Carovigno (in Provincia di Brindisi)", in Puglia, dove è stato ritrovato. In totale, un percorso di circa 1.000 chilometri: "E non è tutto - tengono a sottolineare -. In mare il viaggio sarebbe potuto proseguire ancora per molti altri chilometri".

 

 

 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un post condiviso da Archeoplastica (@archeoplastica)

"Questa storia ci insegna una lezione importante - concludono da Archeoplastica, invitando ad una riflessione -. Possiamo proteggere il mare anche partendo dalle magnifiche montagne del Trentino, perché un rifiuto abbandonato nell'ambiente, se raggiunge un corso d'acqua può viaggiare fino al mare e approdare su spiagge lontane. Una prova di come ogni nostra azione possa avere un impatto che va ben oltre ciò che immaginiamo". 

 

 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 gennaio - 12:42
Il Gps di Puck ha trasmesso i segnali e subito i carabinieri forestali si sono attivati raggiungendo la casa dell'uomo. Dopo una perquisizione la [...]
Esteri
21 gennaio - 12:24
Non è la prima volta che si verifica un fenomeno di gelicidio sulle strade della Valsugana
Cronaca
21 gennaio - 12:31
E' successo poco prima di mezzogiorno e sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. L'uomo sarebbe rimasto con la gamba [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato