In 174 anni di rilevazioni questa è stata la quarta estate più calda di sempre in Alto Adige (nonostante le piogge di giugno): il bilancio
Il bilancio del Servizio meteorologico provinciale con la chiusura dell'estate meteorologica (che termina il 31 agosto): quella 2024 è stata un'estate più calda e più umida della media. Toccati a Bolzano i 37,1 gradi centigradi

BOLZANO. Nonostante un inizio di stagione a rilento, con una serie di perturbazioni che hanno frenato la corsa verso l'alto delle temperature, quella appena conclusa si conferma essere la quarta estate più calda mai registrata in Provincia di Bolzano (da quando, 174 anni fa, sono iniziate le rilevazioni). A confermarlo è Dieter Peterlin, meteorologo della Provincia, nel fornire un bilancio stagionale con la chiusura dell'estate meteorologica (che termina il 31 agosto). In generale, l'estate 2024 è stata quindi più calda e più umida della media, con la temperatura più alta registrata a Bolzano il 12 agosto (37,1 gradi) e la più fredda a Sesto il 14 giugno (2,9 gradi).
“L'estate è partita in modo instabile – ribadisce Peterlin – con un mese di giugno umido e temperature piuttosto modeste. A luglio il tempo ha iniziato a diventare pienamente estivo, raggiungendo il picco in agosto. Nel complesso, questa estate è stata una delle più calde dall'inizio delle registrazioni. L'estate record rimane comunque quella del 2003”. Per questo riguarda le precipitazioni, i tre mesi estivi sono stati molto diversi tra loro: “In giugno – dice l'esperto – ha piovuto parecchio, a luglio le precipitazioni sono state nella media mentre agosto è stato un po' più secco del normale. Il bilancio delle precipitazioni nel complesso è quindi equilibrato. I temporali sono stati relativamente pochi, anche se ci sono stati alcuni gravi eventi temporaleschi, come in Alta Val d'Isarco e in Val Badia. In totale abbiamo registrato solo 15mila fulmini, la metà rispetto agli anni precedenti”.
Insomma il trend di continuo riscaldamento si conferma anche in questa stagione estiva, nonostante le premesse primaverili e del primo scorcio d'estate. Come approfondito infatti su l'AltraMontagna, i primi mesi piovosi (e nevosi, almeno in quota) del 2024 avevano portato molti ad ipotizzare una stagione diversa (se non positiva, almeno non del tutto negativa) per i nostri ghiacciai. Così però non è stato: “Negli ultimi 45 giorni – spiegano infatti per esempio gli esperti di Meteo Valle d'Aosta – abbiamo avuto una sola minima negativa a 3.500 metri a Plateau Rosa, mentre le massime hanno toccato anche i 10-12 gradi. È proprio questo il problema: in assenza di picchi assoluti record, che sia poco o tanto, i valori rimangono per mesi interi oltre le medie e i nostri poveri ghiacciai si trovano proiettati di colpo in una fascia climatica a cui non appartengono, come un cubetto di ghiaccio al sole. E così potranno anche scendere 50 metri di neve, ma a fine estate il bilancio di massa sarà sempre lo stesso: negativo”.