Il comune di Sant'Alfio dona a Trento il "figlio" del millenario Castagno dei 100 Cavalli. Mercoledì la consegna in piazza Fiera al sindaco di Trento Franco Ianeselli

TRENTO. Come una sorta di anteprima alla disfida dei Ciusi e dei Gobj, che mercoledì 26 giugno concluderà l'edizione 2024 delle Feste Vigiliane, piazza Fiera ospiterà una significativa cerimonia che vedrà il comune di Sant'Alfio donare a Trento un pollone del Castagno dei Cento Cavalli, monumento vegetale la cui età è stimata in 4.000 anni e per questo tutelato dall’Unesco a partire dal 2006 quale Ambasciatore di pace.

Alla cerimonia di mercoledì si è giunti grazie all’impegno del castanicoltore Fulvio Viesi, socio del Guinness Club 92 di Trento e presidente dell’Associazione Tutela Marroni di Castione Brentonico, protagonista due anni fa di un vero e proprio intervento chirurgico destinato a salvare il gigante vegetale posto sulle pendici del Monte Etna (QUI ARTICOLO).

Fu un lavoro super specialistico, svolto a titolo di assoluto volontariato, che portò a togliere dal castagno la bellezza di 150 quintali di legno secco. Ora il "gigante" è tornato a nuova vita tanto che lo scorso anno ha prodotto la bellezza di 500 chilogrammi di castagne. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di concedere a Viesi la cittadinanza onoraria.

Da lì nacque l’idea di far nascere congiuntamente tra il comune siciliano e il Guinness Club 92 di Trento, che ha fatto da "ponte", il progetto Castagno di pace con il primo atto a Trento per poi coinvolgere nei prossimi anni, sempre con l’impianto dei preziosi polloni, i Giardini Vaticani, Gerusalemme, Assisi, la Campana dei Caduti e il Borgo Rondine, con l’istituzione di un comitato promotore composto dal presidente Giovanni Groff e dal presidente onorario Francesco Moser, affiancati da Fulvio Viesi, Livio Guidolin, Liberio Furlini, Diego Decarli, Guido Malossini e Settimo Tamanini.

Un progetto subito sposato dall’attuale sindaco di Sant’Alfio, Alfio La Spina, che mercoledì prossimo consegnerà fisicamente l’alberello di castagno al sindaco di Trento Franco Ianeselli. Un progetto accolto con grande favore dal comune di Trento e dal suo primo cittadino, grazie anche ai buoni uffici di Guido Malossini: Ianeselli ha reso noto che il giovane castagno verrà collocato a Sardagna, sulle pendici del Monte Bondone. 

Per l’occasione Guinness Club 92, grazie alla collaborazione della Pro Loco di Trento e del suo presidente Marco Lazzeri, ha predisposto una speciale cartolina postale destinata ad ospitare l’annullo postale dedicato all’evento concesso da Poste Italiane: è dedicato alle Feste Vigiliane e alla Cerimonia del Castagno dei Cento Cavalli. Con il francobollo dedicato dalle Poste Italiane a “Trento Capitale europea del Volontariato”.

Il Castagno dei Cento Cavalli trae il proprio nome da una leggenda: si narra infatti che una regina, con al seguito cento cavalieri e dame fu sorpresa da un temporale, durante una battuta di caccia, nelle vicinanze dell'albero e proprio sotto i rami trovò riparo con tutto il numeroso seguito. Il temporale continuò fino a sera, così la regina passò sotto le fronde del castagno la notte in compagnia. Secondo alcuni testi si tratterebbe di Giovanna d’Aragona secondo altri dell'imperatrice Isabella d’Inghilterra terza moglie di Federico II, ma altre citazioni indicano Giovanna I d’Angiò la cui storia verrà collegata all'insurrezione del Vespro (XIV - XV secolo).