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''Ho urtato il bozzolo che si è rotto e sulle gambe mi sono piovuti una decina di ragni bianchi e immobili'', ecco cos'è la 'dispensa' delle Sceliphron

Il fatto è successo a Povo ieri sera durante una cena. La struttura di fango indurito si trovava sotto un tavolo in un terrazzo e quando è stata urtata si è rotta facendo cadere il contenuto sulle gambe del commensale. Ecco di cosa si tratta. Un fenomeno diffusissimo cui, in qualche modo, tutti abbiamo assistito 

Di L.P. - 01 luglio 2024 - 11:05

TRENTO. ''Sentivo un bozzo sotto la tovaglia di plastica del tavolo in terrazzo e urtandolo si è rotto. Oltre a della terra mi sono piovuti sulle gambe una serie di ragnetti. Erano immobili, bianchi cadaverici. Un grande spavento devo ammetterlo, tra l'altro stavo cenando quindi lo spettacolo non era proprio edificante. Ma di cosa si tratta?''. Il messaggio inviatoci in redazione con tanto di foto racconta di un fenomeno naturale molto interessante e comune con il quale, in qualche modo, tutti abbiamo avuto a che fare anche semplicemente notando il bozzoletto argilloso.

 

 

Siamo parlando della comparsa nei sottotetti, vicino a delle cavità, sui muri esterni (o anche interni) o, come in questo caso, addirittura sotto un tavolo di piccoli bozzoli di fango indurito. Nel caso del lettore, questo piccolo contenitore si è rotto e sulle sue gambe sono caduti una decina di ragni di vario tipo. Sulle prime si potrebbe pensare si tratti di un nido di qualche aracnide ma proprio il fatto che all'interno ce ne siano di così tanti ''tipi'' può svelare il ''mistero''.

 

 

''Si tratta di celle pupali di Imenotteri (ordine di insetti al quale appartengono Formiche, Vespe, Api e Calabroni) del genere Sceliphron - spiegavano a il Dolomiti, in un approfondimento, l'assistente tecnico scientifico dell'Ufficio Ricerca e Collezioni del Muse Karol Tabarelli de Fatis e l'aracnologo e collaboratore del Muse Ivan Petri -. Conosciute come “vespe vasaie” costruiscono per l’appunto dei nidi piccoli e compatti impastando fango e saliva. I nidi possono essere trovati anche all’interno di casa, in luoghi bui e ventilati''.

 

Rompendoli vi si trovano miriadi di ragni di vari tipi come chiarisce l'aracnologo Petri: ''Dentro ai caratteristici nidi le vespe vanno a inserire dai 5 ai 25 ragni vivi paralizzati, che verranno utilizzati come fonte di cibo per le larve della vespa. Solitamente la vespa sceglie varie famiglie di ragni, principalmente diurni, come Araneidae, Salticidae, Thomisidae, e Philodromidae, ragni con colorazioni vivaci che vivono principalmente sulla vegetazione e che quindi vengono avvistati più facilmente da Sceliphron. Le vespe adulte, a differenza delle larve, si nutrono di nettare''.

 

Le femmine delle ''vespe vasaie'' paralizzano i ragni con il loro veleno e poi li inseriscono in queste ''dispense'' già da loro costruite cosicché le loro larve possano nutrirsene. Una volta ''riempita'' la ''dispensa'' lasciano l'uovo dentro al ''vaso'' e lo chiudono per permettere alla prole di crescere al riparo dai rischi. I ragni sono paralizzati e restano vivi in questa condizione per lungo tempo senza morire rappresentando una risorsa ''fresca'' continua per le larve.

 

Qui l'approfondimento con le foto

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