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"Ho contattato i rifugi di zona ma nessuno sapeva nulla", trova un gatto "abbandonato" a quota 1.900, lo 'carica' nello zaino e lo porta a valle: "Ho temuto potesse morire"

Ora Pablo (così è stato battezzato il micio) si trova al gattile di Ziano di Fiemme in attesa di trovare una nuova famiglia: "Ho temuto potesse morire. In quota i predatori non mancano e sapevo che nei giorni successivi avrebbe nevicato. I rifugisti di zona non sapevano nulla di quel gatto: è stato sicuramente abbandonato"

Di S.D.P. - 08 ottobre 2024 - 08:49

PASSO ROLLE. "Stavo ritornando a casa dopo un'escursione in quota quando, nei pressi dei laghi di Colbricon, ho sentito un miagolio". A parlare è Paolo Scarian, che negli scorsi giorni ha trovato un gatto domestico a quota 1.930 metri. 

Dopo aver telefonato ai rifugi di zona e aver verificato che il micio non fosse di nessuno, l'escursionista ha deciso di portare l'animale a valle con sé: "Mi è sembrato stranissimo vedere un gatto in quella zona: peraltro ben curato e in buono stato di salute", ammette Scarian.

 

"Ho subito pensato che potesse essere stato abbandonato da qualcuno. Cosa peraltro già successa in passato. Non aveva l'atteggiamento di un gatto 'inselvatichito' ma di un micio di casa: appena mi ha visto ha cominciato a miagolare, a strusciarsi sulle mie gambe e a farmi le fusa". 

 

"Temendo il peggio per lui vista la presenza in zona di diversi predatori e con il maltempo e la neve in arrivo nei giorni successivi, ho deciso di prendere il micio con me - prosegue nel racconto -. Non so se sia stata la cosa giusta da fare: per me ha significato salvare una vita e sono felice di averlo fatto".

 

Aiutato da un passante a mettere il gattone nello zaino, Paolo si è incamminato fino alla sua auto (facendo una buona mezz'oretta di camminata, non senza qualche intoppo ndr), per poi entrare nel mezzo e mettersi in viaggio verso il gattile di Ziano di Fiemme: "Appena siamo saliti in macchina il gatto si è messo a 'curiosare' sul cruscotto, per poi stendersi sul sedile e farsi una bella dormita". 

Una volta giunti al gattile, Scarian ha affidato il micio alla volontaria Karin, che si è presa cura di lui, decidendo di battezzarlo Pablo: "Gli è stato dato subito del cibo che ha letteralmente divorato - sottolinea -. Si vedeva che era davvero affamato, anche se in quanto a fisico si mostrava in buona salute, come ha confermato poco più tardi il veterinario (che ha verificato che il micio era sprovvisto di microchip)".

 

Ora Pablo, che secondo l'esperto avrebbe intorno ai 2 anni d'età, si trova al gattile in attesa di trovare una nuova famiglia: "Nei giorni successivi al rinvenimento le temperature sono precipitate ed ha nevicato - conclude Scarian -. Sono sempre più convinto di aver fatto la cosa giusta: mi auguro che il gattone possa trovare presto una nuova famiglia, che gli dia l'amore che merita. Mi spiace solo non averlo potuto adottare io, ma ho già un gatto e un cane con difficoltà motorie e non sarei riuscito a prendermi l'impegno di un altro animale". 

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