"Grandi carnivori, referendum inutile e fuorviante". L'Oipa: "Si generano paura e insoddisfazione quando le strade da percorrere sono ben altre"
Le parole del responsabile Oipa per la Fauna selvatica, Alessandro Piacenza: "La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare: con tutto il rispetto per la gente della Val di Sole, stiamo parlando di 15 mila persone"

TRENTO. "Un referendum inutile, quello che si è svolto in Val di Sole. Gli orsi non cambiano il loro status di animali protetti, com’è ovvio, una consultazione locale non potendo certo cambiare la normativa europea e nazionale che dà loro la massima tutela".
Queste le parole con cui si apre il comunicato stampa dell’organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che fa notare come la reintroduzione della specie è stata "voluta dalla politica trentina del tempo, e ora la stessa politica dovrebbe darsi da fare per limitare con la prevenzione, e non con gli abbattimenti, l’insorgere dei problemi".
"La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare", osserva il responsabile Oipa per la Fauna selvatica, Alessandro Piacenza. "Serviva quantomeno rivolgersi all’intero elettorato provinciale: limitarsi a chiedere un parere su un animale tutelato da leggi europee e nazionali a una fetta di popolazione così piccola porta a poco. Con tutto il rispetto per la gente della Val di Sole, stiamo parlando di 15 mila persone. Vi fosse anche stato un plebiscito per il sì, che non c’è stato, nulla sarebbe cambiato. Si stanno generando paura e insoddisfazione quando le strade da percorrere sono ben altre e non sanguinarie. La convivenza uomo-orso è possibile e va promossa a tutela delle singole vite e della biodiversità".