“Daino ucciso al parco dei Colli Euganei: la Regione intervenga per individuare il bracconiere e fermare un fenomeno pericoloso e fuori controllo”
L'intervento del consigliere regionale veneto del Pd, Andrea Zanoni: “Presentata un'interrogazione. Trovo sconcertante e disumano questo atto di sadica crudeltà inflitta a questo animale solo per il gusto di sparare”

VENEZIA. “Cosa intende fare la Giunta regionale per individuare e denunciare il bracconiere che ha provocato la barbara morte di un daino all'interno della proprietà di un agriturismo nell'area protetta del Parco regionale dei Colli Euganei, a Battaglia Terme?”. A chiederlo, con un'interrogazione, è il consigliere regionale veneto del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che parla di un “atto di sadica crudeltà inflitta a questo animale solo per il gusto di sparare”.
La notizia era emersa negli scorsi giorni e l'animale, trovato agonizzante nella mattinata di martedì 3 settembre, è morto poche ore dopo. La denuncia era arrivata dai militanti di Centopercentoanimalisti e sul posto erano intervenuti anche i carabinieri. “Richiamo alla necessità – continua Zanoni – di far cessare queste odiose e pericolose attività all'interno del Parco Colli prima che si verifichino vere e proprie tragedie, purtroppo da più parti ampiamente annunciate”.
Dieci giorni prima del fatto, spiega infatti l'esponente dem: “Gli spetti proprietari del Castello del Catajo avevano denunciato una attività di bracconaggio alle forze dell'ordine dopo aver rinvenuto, addirittura all'interno della loro proprietà, reti tagliate, disposte a semicerchio per far in modo che i daini andassero a impigliarsi con le corna. Ma le denunce riguardanti inquietanti episodi illeciti legati all'attività di caccia in quest'area sono state presentate da tempo anche da una locale associazione animalista”.
La legge in vigore, conclude il consigliere regionale: “Prevede l'arresto fino a sei mesi e l'ammenda da 464 a 1549 euro per chi esercita la caccia nei parchi nazionali, nei parchi naturali regionali, nelle riserve naturali, nelle oasi di protezione, nelle zone di ripopolamento e cattura, nei parchi e giardini urbani, nei terreni adibiti ad attività sportive e l'arresto di chi infierisce contro gli animali. La Giunta regionale dovrebbe attivarsi molto di più per contribuire a incentivare i controlli, non solo a tutela della fauna selvatica presente nel territorio, ma anche e soprattutto per fermare l'allarmante fenomeno del bracconaggio, ormai fuori controllo, che mette a repentaglio la sicurezza di molte persone, spesso ferite all'interno delle loro proprietà o mentre passeggiano o praticano sport all'aperto”.