"Così si attirano lupi e animali spazzini", salsicce e braciole abbandonate nei boschi (FOTO e VIDEO): "Azione pericolosa"
A Carano, nel Comune di Ville di Fiemme, sono state rinvenute diverse "salsicce, polpette e perfino una braciola" lungo un sentiero immerso nei boschi (ma particolarmente frequentato): "Il pericolo è quello di attirare lupi o animali spazzini, così spinti ad avvicinarsi sempre di più ai centri abitati"

VILLE DI FIEMME. I tanti appelli lanciati non sono serviti a nulla ed è così che a Carano, nel Comune di Ville di Fiemme, sono state rinvenute diverse "salsicce, polpette e perfino una braciola" abbandonate lungo un sentiero immerso nei boschi ma assai frequentato.
Non è la prima volta in zona (fra val di Fiemme e Fassa) che ciò accade e probabilmente, purtroppo, non sarà l'ultima. Resti di macellazione di un maiale abbandonati a bordo strada, a poche centinaia di metri in linea d'area dal paese, erano stati rinvenuti ad esempio soltanto qualche mese fa a Panchià, fatto prontamente denunciato dal gruppo Facebook "Fiemme e Fassa il ritorno del lupo", che ora racconta quanto successo negli scorsi giorni in Val di Fiemme.
A riportare il fatto a Il Dolomiti è in particolare Paolo Scarian, appassionato di lupi ed ex amministratore della pagina Facebook, che insieme ad Antonello Trettel si è portato a Carano, lungo un sentiero su cui qualcuno ha ben pensato di abbandonare salsicce, polpette e braciole (VIDEO DI SEGUITO): "Si tratta di una pratica tanto dannosa quanto illegale. Il pericolo è quello di attirare lupi o animali spazzini, così spinti ad avvicinarsi sempre di più ai centri abitati".
"E' bene ricordare - tiene a sottolineare Scarian - che su quel territorio sono presenti saltuariamente sia lupi che sciacalli dorati, perciò sarebbe bene non lamentarsi poi se li si vedono attorno ai paesi". I due cittadini, sensibili alla tematica, portatisi sul posto hanno rimosso la carne e documentato quanto rinvenuto, segnalando il fatto alla forestale che si occuperà di effettuare i dovuti accertamenti.
"Troppo spesso - conclude l'appassionato - la gente abbandona l'umido in giro anziché 'custodirlo' negli appositi contenitori e non manca chi getta a bordo strada o nei boschi resti di macellazione. Questo perché manca un centro di raccolta specializzato, ma ciò non giustifica azioni del genere, estremamente dannose".