Trentino, a gennaio qualità dell'aria "scadente". Superati i limiti a Trento, Borgo Valsugana e Riva del Garda
E' stato pubblicato dall'Azienda provinciale per la protezione dell'ambiente il bollettino mensile sulla qualità dell'aria in provincia. Alta pressione e assenza di pioggia favoriscono il ristagno degli inquinanti. Ciò nonostante, i valori medi di concentrazione sono risultati significativamente al di sotto della media per un mese invernale critico come quello di gennaio

TRENTO. Sono stati pubblicati dall'Appa (Azienda provinciale per la protezione dell'ambiente) i dati relativi alla qualità dell'aria nella nostra provincia nel mese appena trascorso.
Per descrivere in maniera sintetica i livelli di inquinamento atmosferico in un luogo e in un determinato periodo si è definito, a livello europeo, un indice di qualità dell'aria (il cosiddetto AQI - Air quality index) sviluppato in cinque classi: buono, discreto, moderato, scadente, pessimo.
Se l'indicatore si ferma alle classi "buono", "discreto" e "moderato", significa che i valori di concentrazione d'inquinanti hanno rispettato tutti i limiti fissati dalla normativa a tutela della salute. Le classi "scadente" e "pessimo", invece, indicano valori di concentrazioni che, almeno in una stazione di misurazione e per almeno un inquinante, ne sono risultati superiori.
Il clima mite, l'alta pressione e l'assenza di precipitazioni significative (QUI ARTICOLO) hanno favorito il ristagno di agenti inquinanti. Per questo, nel mese di gennaio la qualità dell'aria nella nostra provincia è risultata "scadente". Ciò nonostante, va notato come, in generale, i valori medi di concentrazione siano comunque risultati inferiori rispetto alla media per un periodo da sempre critico come quello invernale.
Nel mese di gennaio 2020 i rilevatori della rete provinciale hanno evidenziato una qualità dell'aria scadente nella nostra provincia. Il giudizio è stato determinato da quattro eventi di superamento del limite di media giornaliera per le polveri sottili PM10, e un superamento del limite massimo giornaliero della media oraria per l’inquinante biossido di azoto NO2.

Il 9 e il 10 gennaio sono stati registrati due superamenti di PM10 nella stazione di Trento in via Bolzano dove, il 14, si è superato anche il valore limite del biossido di azoto NO2. Il 25 gennaio i limiti di PM10 sono stati superati anche nella stazione di Borgo Valsugana e il 28 in quella di Riva del Garda.
"Pur in presenza di questi superamenti - si legge nel report dell'Appa - è peraltro da sottolineare che, nonostante condizioni meteorologiche complessivamente favorevoli al ristagno degli inquinanti e la quasi totale assenza di pioggia, il numero totale di superamenti di PM10 e NO2, e più in generale i valori medi di concentrazione, sono risultati significativamente al di sotto della media per un mese invernale critico come quello di gennaio".
Va inoltre notato che tutti gli altri inquinanti (biossido di zolfo SO2, monossido di carbonio CO e benzene) hanno comunque registrato concentrazioni molto al di sotto del limite.