Suzuki Winter Tour nel Parco di Paneveggio, arriva la conferma dell'Apt. Tonina: “Pat all'oscuro, ma serve l’autorizzazione”
Crescono le perplessità riguardo il "Suzuki 4x4 Hybrid Vertical Winter Tour 2020", e dopo l’interrogazione di Futura alla Giunta, ora si aggiunge quella del Pd. Intanto l'Apt ha pubblicato il programma ufficiale dell’evento, che conferma parte del suo allestimento all’interno del Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino

TRENTO. Le “Linee guida” ci sono, le migliori intenzioni anche, ma sette mesi dopo il copione pare lo stesso: la Giunta provinciale si dimostra nuovamente all’oscuro di un evento d'alta quota con sponsor una famosa casa automoblistica. Questa volta si tratta del Suzuki 4x4 Hybrid Vertical Winter Tour 2020, che avrà luogo tra poco più di due settimane nel paese di San Martino di Castrozza e nelle aree sciistiche della Tognola e Ces. E’ stato proprio l’assessore Mario Tonina, nonché presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, raggiunto telefonicamente da ilDolomiti.it, ad ammetterlo: “Non conosciamo i dettagli della manifestazione e non siamo stati interpellati in merito alla sua organizzazione”.
L’approvazione del 20 dicembre scorso da parte della Giunta provinciale delle Linee guida (proposte dallo stesso Tonina), aveva acceso la speranza si sarebbe visto un maggiore impegno della provincia nella tutela dell'ambiente montano dagli eventi invasivi e, riportando le parole dell'assessore, di trovare un “compromesso equilibrato tra l’esigenza di garantire la fruizione turistica e la protezione dai danni causati dall’uomo”. I fatti dicono il contrario, ma Tonina si dimostra tranquillo: “le linee guida ci sono, adesso manca solo la delibera che arriverà settimana prossima”.
Delibera che, nonostante potrebbe essere approvata a stretto giro di posta, non metterebbe in alcun modo i bastoni fra le ruote all’evento di Suzuki, neppure a quello in programma a Canazei per il 29 febbraio e 1 marzo, ossia tra ben un mese e mezzo: “Non sarà impedire quell’evento in particolare a fare la differenza. Presto, al Tavolo permanente, inizieremo un passo alla volta a valutare strategie efficaci che possano essere di beneficio sia all’economia dei territori che alla tutela dell’ambiente”.
Nel frattempo, è la pubblicazione del programma ufficiale dell’evento da parte dell’Apt di San Martino di Castrozza a mettere in chiaro quanto confusa sia la situazione. Ricordiamo quanto detto dalla titolare degli impianti di San Martino e presidente dell’Anef, Valeria Ghezzi: “gli stand e i parterre con musica saranno allestiti a monte degli impianti di risalita”, precisando che “i veicoli Suzuki transiteranno solamente nel paese” (senza dimenticare il veicolo che, trascinato da un gatto delle nevi, verrà portato a monte delle piste da sci per esposizione). A questo risponde Tonina: “Assolutamente impossibile che un evento simile si tenga all’interno del Parco Naturale, per quello serve un’autorizzazione”.
Eppure proprio il comunicato conferma i “700 metri quadri di allestimento a monte degli impianti di risalita nei versanti di Tognola e Ces”, zone che si trovano dentro il Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino, come si può chiaramente vedere dalla cartina.

“Gli interessati avranno la possibilità di provare le performance di Suzuki 4x4 Hybrid con test drive direttamente dal centro del paese lungo la strada che sale a Ces”, riporta inoltre il programma.
Per ora quindi assolutamente non pervenute le “Linee guida” proposte da Tonina, che anzi rilancia l’idea del Grande Carosello, il maxi collegamento con seggiovie e cabinovie di tutti i comprensori sciistici più frequentati e apprezzati delle Dolomiti, fermamente convinto che questo possa rappresentare una concreta opportunità per ridurre il traffico sui passi e le strade statali.
Inoltre, all’interrogazione di Futura rivolta alla Giunta, ora ad aggiungersi è anche quella del Pd, mossa dal consigliere provinciale Alessio Manica, che ha espresso la propria perplessità sull'evento, specialmente alla luce del Jeep Camp 2019 che "per stessa ammissione della Giunta provinciale aveva arrecato danni al patrimonio boschivo e prativo a causa della circolazione dei mezzi in aree non autorizzate”.