Il Ranunculus glacialis è il fiore che cresce più in alto in Trentino ma il cambiamento climatico potrebbe spingerlo ancora più su. ''Chi lo avvista lo segnali''
L'appello della Museo di Scienze e Archeologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto (all'interno del quale in questo periodo si può visitare la mostra temporanea ''Ci vuole un fiore. La flora del Trentino: ieri, oggi e domani'')

ROVERETO. Si chiama Ranunculus glacialis, ranuncolo dei ghiacci per l’appunto, ed è il fiore che in Trentino cresce a quota più alta. Fino a oggi nel nostro territorio è stato rinvenuto a una quota di 3500 metri (sulla Presanella e presso Punta Taviela) ma con il riscaldamento delle temperature in futuro potremo trovarlo sempre più a quote maggiori.
Il Museo di Scienze e Archeologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto lancia, quindi, un appello rivolto agli alpinisti: ''Se qualcuno lo dovesse scorgere a quote più elevate rispetto a quelle censite dai botanici, quale contributo del singolo alla scienza nella migliore accezione della citizen science, potrebbe inviare al museo una foto e le coordinate gps, in modo da aggiornare le informazioni nel data base del Museo''.
L'appello parte dalla mostra temporanea (inaugurata a metà dicembre e durerà fino al 23 agosto) ''Ci vuole un fiore. La flora del Trentino: ieri, oggi e domani'', un'esposizione curata da Giulia Tomasi della sezione Botanica della Fondazione, con il coordinamento di Alessandra Cattoi e Alessio Bertolli e la supervisione scientifica di Filippo Prosser.
Un viaggio in Trentino alla scoperta di piante e fiori, focalizzando l’attenzione su tematiche quali la perdita di biodiversità, gli ambienti fragili, minacciati, da difendere o il cambiamento climatico e le modifiche del paesaggio, le estinzioni e le immigrazioni vegetali, causate da quest’ultimo o semplicemente dovute all’urbanizzazione o ai cambiamenti di utilizzo del suolo, sempre meno dedicato alle colture tradizionali.
Per info e prenotazioni allo 0464.452800