26 strutture ricettive premiate con la certificazione Cets-Qualità parco. Tonina: "Riconosciuto l'impegno alla sostenibilità"
Alla presenza degli assessori all'ambiente Mario Tonina e al turismo Roberto Failoni, 26 strutture ricettive collocate all'interno del Parco Adamello Brenta sono state premiate con un riconoscimento per l'impegno alla sostenibilità. Gli 11 rinnovi e i 15 nuovi entrati vanno ad aggiungersi ad altre 15

TRENTO. Sono 26 le strutture ricettive che hanno ricevuto per mano dei vertici di Federparchi, del presidente e del direttore del Parco Adamello Brenta e degli assessori provinciali all'ambiente Mario Tonina e al turismo Roberto Failoni il marchio “Cets-Qualità parco” del Parco naturale Adamello Brenta. Il riconoscimento premia l'impegno a favore della sostenibilità ambientale.
In una cerimonia tenuta alle Cantine Ferrari di Trento, i 26 titolari delle strutture hanno avuto il giusto omaggio al termine di un percorso in cui hanno dovuto rispondere a requisiti strutturali e gestionali volti alla sostenibilità. “E' un modo per riconoscere l'impegno che da tanti anni garantite all'interno del territorio del Parco, che ha saputo cogliere le vostre potenzialità – ha detto il vicepresidente della Pat e assessore all'ambiente Mario Tonina – se sapremo far crescere la sensibilità ambientale di tutti gli operatori economici potremo garantire un futuro sostenibile alla nostra Autonomia e il Trentino potrà essere un esempio su scala mondiale”.
La certificazione Cets, infatti, permette di rendere l'offerta del territorio ancora più qualificante e attrattiva. Anche l'assessore Failoni ne ha evidenziato l'importanza per il connubio tra turismo e ambiente. “Se entrambi i mondo sapranno confrontarsi costantemente, potremo raggiungere una sintesi che farà arrivare al top il nostro territorio”.
Poco prima della cerimonia, Tonina aveva incontrato in assessorato i rappresentanti di Federparchi, tra cui il presidente Giampiero Sammuri, il direttore Francesco Carlucci e l'albergatore trentino e membro del consiglio direttivo Marco Katzemberger. Quel momento è stato un'occasione per fare il punto della situazione sulla partnership tra federazione e Pat, e per avviare le strategie future.
Tutto il sistema delle aree protette trentine è certificato Cets ed è pronto ad affrontare le fasi successive alla certificazione, che coinvolgeranno in un prossimo futuro tanti altri operatori e intermediari turistici: tour operator, agenzie di viaggi e albergatori che propongono i propri pacchetti.
L'adesione al progetto è stata ideata dal Parco nel 2003, è volontaria ma richiede molta convinzione nel voler ridurre i propri impatti ambientali. Oltre a dover osservare le più classiche accortezze, come la raccolta differenziata, l'utilizzo di detersivi naturali e l'acquisto di prodotti a chilometro 0, alcune strutture hanno apportato interventi importanti per adeguarsi al disciplinare del marchio. Qualcuno ha deciso di convertire gli impianti per l'approvvigionamento da energie rinnovabili, altri si sono dotati di cisterne per il recupero dell'acqua piovana da usare per l'irrigazione, altri ancora hanno installato le colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Fondamentale per ottenere la certificazione è anche il rapporto con il territorio, con requisiti come la promozione degli eventi organizzati sul territorio, la possibilità di ospitare eventi presso la propria struttura e la collaborazione con le Aziende per il turismo o con le associazioni locali. “Siete la dimostrazione – si è complimentato il presidente del Parco Joseph Masè – che ciascuno può e deve dare il proprio contributo a favore dell'ambiente anche coi i più piccoli accorgimenti e semplici gesti quotidiani. La vera sfida delle aree protette oggi è contribuire alla diffusione di una coscienza ambientale. Trasmettere a più persone possibili una cultura del rispetto per l'ambiente e in questa ottica il coinvolgimento delle imprese ha un valore fondamentale. Da sole le aree protette vanno poco lontane ma instaurando sinergie con il mondo dell'imprenditoria si creano i presupposti per raggiungere obiettivi ambiziosi”.
Grazie agli sforzi compiuti, il marchio Cets-Qualità Parco offre la possibilità di fregiarsi anche del logo del Parco e della certificazione Carta europea del turismo sostenibile di Europarc/federparchi, godendo così di una visibilità europea. Le strutture certificate, per questo, possono mettere a disposizione dei propri ospiti la Parco Key, una carta elettronica che permette di accedere gratuitamente a tutte le attività e ai servizi di mobilità del Parco. Così ottengono i servizi di marketing e formazione per aumentare la propria visibilità online, i servizi di intrattenimento educativo per i clienti, una linea di gadget dedicata al marchio e omaggi da lasciare agli ospiti insieme ai messaggi di sostenibilità.
Le targhe – realizzate in legno dai ragazzi del Laboratorio sociale di Trento e da Anffas Tione – sono state rinnovate a 11 strutture (Garnì Lago Nembia (Nembia); San Lorenzo Dorsino Hotel Europeo (Pinzolo); Garnì Villanova (Molveno); Molveno Camping Spiaggia (Molveno); Comano Cattoni Holiday (Comano Terme); Hotel Bellavista (Giustino); Camping Faè (S.Antonio di Mavignola); Hotel Spinale (Madonna di Campiglio); Alpen Suite Hotel (Madonna di Campiglio); Hotel Caminetto (Dimaro Folgarida); Alp Hotel Taller (Dimaro Folgarida); Hotel Rio (Caderzone Terme); Hotel Gianna (Madonna di Campiglio); Hotel Alpina (Madonna di Campiglio); Villa Santi (Passo Daone,Tre Ville).
Per quanto riguarda le nuove attestazioni, le strutture premiate sono state: Hotel Vallesinella (Madonna di Campiglio); Garnì La Soldanella (S.Antonio di Mavignola); Agriturismo Dalla Natura La Salute (Giustino); Agriturismo Baite di Prà (Val di Borzago); B&B Maso Azzurro (Premione, Stenico); Albergo Tuenno (Tuenno); Albergo Lodron Bertelli (Caderzone Terme); B&B la Cri (Giustino); B&B Sotto al Bosco (Spiazzo); B&B La Lanterna (Stenico); Agritur Leita (Tuenno). In tutto il Parco le strutture hanno così raggiunto il numero di 41.